La firma della convenzione: svolta storica per la città... solo in un caso

La firma della convenzione: svolta storica per la città... solo in un caso
mercoledì 1 gennaio 2020, 08:30Notizie
di Carmine Ubertone
C’è stata la vera svolta per quanto riguarda il rapporto tra Napoli e Comune in merito allo Stadio San Paolo.

Il 17 ottobre del 2019 è stata una data molto importante per tutti i tifosi. C’è stata la vera svolta per quanto riguarda il rapporto tra Napoli e Comune in merito allo Stadio San Paolo. E' stata rinnovata la convenzione per la concessione dell'impianto di Fuorigrotta al club azzurro per cinque anni, con opzione di rinnovo per altri cinque. La firma può considerarsi un evento storico per la città se si programmeranno anche ulteriori lavori allo stadio. Sarà, infatti, possibile progettare altre modifiche di rilievo e migliorare la struttura. 

LA SVOLTA - La svolta che ha permesso di arrivare a tale traguardo c’è stata in quest'ultimo anno perché con i lavori fatti, il San Paolo post Universiadi è diventato molto più appetibile e il Napoli ha versato la quota arretrata che doveva al comune con maggiore tranquillità.

I POSSIBILI LAVORI - Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis potrà, se vorrà, migliorare la struttura con skybox e anche altri lavori di ammodernamento, nonché con il museo del Napoli, un'idea che ogni tanto torna alla ribalta. Il Napoli ha la concessione di aree che vengono gestite in esclusiva e si occupa della manutenzione ordinaria.

SAN PAOLO SENZA PISTA - Uno dei sogni di tutti i tifosi, e probabilmente anche quello di De Laurentiis, è vedere lo stadio senza pista d'atletica, un impianto stile inglese senza barriere, con il pubblico che potrebbe dare una spinta ancora maggiore risultando il dodicesimo uomo in campo. Al momento è certamente una fantasia e ci sarebbe bisogna di un progetto con tutte le giuste caratteristiche. E' un intervento strutturale che al momento può considerarsi una fantasia, ma il Comune per la prima volta sembra disposto ad ascoltare eventuali proposte.