Lo storico vice di Mazzarri: "McTominay come Hamsik? Molto diversi, Marek aveva più classe"
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Nicolò Frustalupi, allenatore ed ex vice del Napoli. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Mister, oggi il Napoli affronta il Benfica in Champions League e lei fu presente al ritorno nel lontano 2011 contro il Manchester City, giù all'ora c'era l'idea di poter compiere l'impresa?
"Sicuramente era una partita sentitissima, perché come hai detto tu il Napoli tornava in Champions League per la prima volta dopo gli anni di Maradona. Erano davvero tantissimi anni che non si affacciava su un palcoscenico così importante. La sensazione di potercela giocare c’era, ma soprattutto c’era grande entusiasmo, attenzione, eccitazione, perché praticamente tutti i giocatori erano esordienti nella competizione, così come noi dello staff".
Qual è stato il calciatore più forte che lei abbia allenato, uno nel tridente Hamsik, Lavezzi e Cavani?
"Non è facile indicarne uno solo, perché ognuno aveva le sue caratteristiche. È chiaro che quei tre, i cosiddetti ‘tre tenori’, erano davvero i fuoriclasse della nostra squadra. Loro tre hanno rappresentato il simbolo del Napoli di quegli anni. Hamsik è rimasto per sua scelta, è cresciuto con la società e purtroppo non è riuscito a raggiungere lo scudetto, ma è l’unico che ha fatto l’intero percorso che il Napoli ha compiuto in questi anni. Cavani e Lavezzi, invece, decisero di andare entrambi al Paris Saint-Germain: prima Lavezzi, poi Cavani. Hanno fatto il loro percorso. Io, purtroppo, li ho allenati solo per tre mesi quando sono tornato, quindi li conosco un po’ meno dal punto di vista quotidiano. Però sì, sono legato soprattutto ai giocatori del primo ciclo".
Quindi il suo cuore pende più verso l'ex capitano?
"Marek era un calciatore che, con la sua intelligenza calcistica, faceva la differenza sia dal punto di vista tattico sia tecnico, e anche realizzativo, perché con noi è sempre stato uno dei migliori marcatori. Cavani è stato il bomber per eccellenza, il giocatore più rappresentativo. Il Pocho, sia in campo che nello spogliatoio, è sempre stato determinante. Mi dispiace sceglierne uno, anche perché ce ne sono tanti altri magari meno celebrati, con qualità diverse, che sono stati comunque importanti: penso a Paolo Cannavaro, per esempio. Non mi piace scegliere, perché vorrebbe dire scontentare gli altri."
C'è qualcuno che oggi paragona a Scott McTominay ad Hamsik, lei vede delle similitudini tra i due ed in cosa uno è più forte dell'altro?
"McTominay è più potente, Hamsik aveva più classe, nonostante ricoprano lo stesso ruolo, sono due calciatori totalmente diversi. Non mi sembrano così simili. A livello tecnico sicuramente no. McTominay ha una prestanza fisica importante, un colpo di testa devastante, un tiro molto forte. Marek era un giocatore più di classe. Il ruolo è simile, perché entrambi sono mezzali offensive che si inseriscono, ma le caratteristiche tecniche sono molto diverse."
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