Morte Ispettore Raciti, il 17enne ha confessato

Morte Ispettore Raciti, il 17enne ha confessato
giovedì 8 febbraio 2007, 19:13Notizie
di Fabio Ummarino
fonte www.gazzetta.it
Dopo un lungo interrogatorio il ragazzo ha ceduto
L'assassino di Filippo Raciti ha un nome. E' il ragazzo di 17 anni iscritto nel registro degli indagati dalla magistratura di Catania per omicidio volontario in concorso. Secondo quanto si apprende, la notizia della confessione è stata accolta con scene di entusiasmo dagli uomini della questura di Catania.
Questa ma mattina gli ultimi elementi portati dal capo della squadra mobile, Giovanni Signer, hanno convinto il procuratore Gaspare La Rosa a chiedere l'arresto del minorenne, A.S. le sue iniziali, con l'accusa di aver colpito a morte l'ispettore capo della Polizia all'esterno dello stadio Massimino che ospitava il derby Catania-Palermo.
LE IMMAGINI - Sul ragazzo, che era già in stato di fermo da martedì per resistenza a pubblico ufficiale, si erano concentrate le attenzioni degli investigatori, ma la prova decisiva sarebbe il filmato di una microtelecamera ripreso nel locale dove il diciassettenne era trattenuto in stato di fermo con altri tifosi del Catania. Un cenno di assenso con la testa a una domanda sul suo coinvolgimento nella morte di Raciti, avrebbe convinto gli investigatori sulle sue responsabilità. Dai filmati ripresi da alcune tv e dal sistema di videosorveglianza interno dello stadio Massimino, sono invece stati estratti i frammenti dell'aggressione: un giovane, col volto parzialmente coperto, colpisce Raciti con pezzo di lavabo divelto dai bagni dello stadio.
"SONO INNOCENTE" - L'indagato è un ragazzo alto circa 1 metro e 70 e dal peso di 100 chili. Non ha precedenti penali alle spalle, è figlio di un impiegato in un'industria catanese e di una casalinga e gioca a rugby. La sera di Catania-Palermo era entrato allo stadio con l'abbonamento. L'avvocato del giovane, Giuseppe Lipera, durante una pausa dell'interrogatorio che si svolge presso il Tribunale per i minori di Catania ha dichiarato: "Il mio assistito ha respinto ogni accusa. Si proclama innocente". Il ragazzo si sarebbe riconosciuto in alcuni fotogrammi, ma ha negato con forza di avere colpito l'agente.