Serbia-Albania, la ricostruzione: in campo c'era anche Ivan Bogdanov!

La politica che prende il sopravvento sul calcio. Una partita che probabilmente era meglio evitare. Serbia-Albania, sfida che non prevedeva la presenza dei tifosi ospiti, è stata sospesa a tre minuti dalla fine del primo tempo a causa di un drone volato sul terreno di gioco che sbandierava una bandiera particolare. Raffigurata, infatti, la grande Albania in cui erano presenti anche quei territori kosovari a maggioranza albanese che la Serbia considera una costola del loro paese e la scritta 'Kosovo autoctono'.
Il drone ha sorvolato il campo per circa un minuto, poi il difensore serbo Mitrovic l'ha buttato giù e dato il via a un tutti contro tutti che ha costretto l'arbitro Atkinson a interrompere la partita.
A quel punto è cominciata la trattativa tra tifosi e delegati Uefa e a rappresentare i supporters serbi c'era Ivan Bogdanov, l'ultrà serbo che nel 2010 fece sospendere la gara tra Italia e Serbia a Genova. Una trattativa che non è andata a buon fine e ha portato nei minuti successivi alla sospensione della partita.
In Serbia, adesso, è caccia a colui che ha pilotato il drone, una ricerca che potrebbe finire presto e con scoperte clamorose. A comandarlo, infatti, secondo fonti serbe sarebbe stato Orfi Rama, fratello del primo ministro albanese Edi Rama. Se queste indiscrezioni verranno confermate per lui scatterà immediatamente l'arresto.
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