De Paola: "Conte aveva ragione: ha rifiutato la Juve per poca chiarezza dal club!"
Paolo De Paola, ex direttore di Tuttosport e Corriere dello Sport, è intervenuto nel corso della trasmissione 'Pausa Caffè' sulla nostra Radio Tutto Napoli, prima radio tematica sul Napoli, in onda tutto il giorno, che puoi ascoltare/vedere qui sul sito o sulle app (qui per Iphone/Ipad o qui per Android): "Neres ha devastato la Juventus: né Cabal né Koopmeiners sono riusciti a contenerlo. Ogni sua accelerazione era un pericolo. Spalletti avrebbe dovuto cambiare Cabal dopo 20 minuti, non all’intervallo. E il 2-1 è persino bugiardo: il Napoli ha prodotto molto di più, come dimostrano anche XG e numero di corner".
Perché si parla di “dominio” del Napoli? "Perché il Napoli ha comandato la gara dal 1’ al 90’, concedendo solo un breve momento dopo il pari bianconero. La Juve non ha mai dato la sensazione di poter ribaltare la partita".
Nessun giocatore della Juve troverebbe spazio nel Napoli? "No, nemmeno Yildiz. La Juve non ha elementi all’altezza degli azzurri, né in attacco né sulle fasce. Difesa modesta, lontanissima dai tempi di Bonucci–Chiellini–Barzagli, e un centrocampo inferiore non solo a Inter, Milan e Napoli, ma anche a squadre come il Como".
La crisi attuale è figlia anche del mercato di Giuntoli? "La responsabilità è soprattutto societaria: scelte estemporanee di John Elkann, rivoluzioni continue e l’affidamento del progetto a Comolli, inadatto. Giuntoli avrebbe dovuto essere affiancato, non smantellato".
Conte perché ha rifiutato la Juventus? "Per mancanza di chiarezza societaria. È stato avvicinato da Chiellini, ma ha preferito restare a Napoli. Una scelta vincente: ha saputo rilanciare seconde linee come Neres, Lang e lo stesso Højlund, costruendo un capolavoro tattico e mentale".
Spalletti può cambiare la Juve? "Potenzialmente sì, ma servono basi strutturali e una rosa migliore. Oggi mancano entrambe".
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