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Fabbroni: "Hojlund esaltato dal nuovo assetto, ma c'è anche la mano di Conte..."

Fabbroni: "Hojlund esaltato dal nuovo assetto, ma c'è anche la mano di Conte..."
Ieri alle 21:50Radio Tutto Napoli
di Davide Baratto

Il giornalista Mario Fabbroni è intervenuto nel corso di "Napoli talk" sulla nostra Radio Tutto Napoli, prima radio tematica sul Napoli, in onda tutto il giorno, che puoi ascoltare/vedere qui sul sito o sulle app (qui per Iphone/Ipad o qui per Android): "Hojlund è cresciuto, c'è sicuramente la mano di uno come Conte che chiede ai propri calciatori di dare sempre il massimo. Questo modo di pigiare l'acceleratore a tavoletta che ha Conte, fa in modo che rendano ancora meglio gli elementi della squadra che amano essere spinti dal punto di vista emozionale. Poi c'è un discorso tattico, il cambio modulo da Bologna ma soprattutto il passaggio ulteriore dopo l'Udinese, sono upgrade importanti che sono stati fatti. Sono aggiustamenti delle posizioni in campo che hanno visto Politano come protagonista di questo nuovo sistema e questa nuova fascia, che lo mette in sovrapposizione molto dinamica con Di Lorenzo e Neres. È un Napoli molto più manovriero che offre a Hojlund quella prateria in cui sa farsi valere e sa svettare, sa proteggere il pallone e sa lanciare il compagno più vicino. Questo nuovo assetto sta esaltando Hojlund.

A me sembra che i giocatori si stiano divertendo adesso, non sempre è così perché è un gioco sì, ma parecchio importanti. Si divertono perché il Napoli manovra. di più, fanno girare la palla più in verticale, producono più azioni da gol. Non si divertivano tanto secondo me nelle partite in cui il Napoli ha prodotto zero occasioni da rete, lì si divertivano un po' meno ed è nata tutta la storia del confronto dello spogliatoio, che è stato in termini forse più tranquilli di quelli in tinte fosche dipinti da molti. È servito questo ma è servita anche questa situazione tattica, Conte è un grande allenatore che dimostra nell'emergenza di trovare le soluzioni. L'anno scorso è riuscito a vincere lo Scudetto, non possiamo che dire bravo. Ma dobbiamo dire anche che certe volte ha commesso degli errori di valutazione della squadra, che a volte è stata messa in campo in modo poco convincente. Da questi errori vengono però fuori delle soluzioni molto interessanti. Questi accorgimenti consegnano alla storia di una partita giocatori che, ad un giudizio molto frettoloso e superficiale, sembra non meritino neanche la sufficienza, invece devi andare a valutare quali condizioni tattiche creano. Come Elmas che tocca pochi palloni ma lo devi valutare perché aveva un compito tattico che secondo me aveva eseguito molto bene".