Buio pesto lontano dal Maradona: numeri clamorosi in trasferta
Il Napoli conferma il momento negativo e incassa un’altra sconfitta dopo la notte amara di Lisbona. A Udine arriva il secondo k.o. consecutivo, al termine di una prestazione che lascia pochi appigli: poche idee, energie ridotte al minimo e personalità mai realmente emersa. Il dato è spietato e racconta più di mille analisi: zero tiri in porta in novanta minuti. Troppo poco per una squadra che fino a poche settimane fa dettava il passo in vetta alla classifica.
Ancora tu?
A decidere il match è ancora Jurgen Ekkelenkamp, ormai una sorta di nemesi azzurra. Dopo il gol al Maradona dello scorso febbraio, l’olandese colpisce di nuovo: destro potente e preciso all’incrocio, imparabile per Milinkovic-Savic, e tre punti meritati per l’Udinese di Runjaic, apparsa più brillante e convinta. Il problema, però, va oltre il singolo episodio.
Che disastro in trasferta
Il Napoli continua a smarrirsi lontano da casa: otto trasferte in campionato, quattro sconfitte, a cui si aggiunge il percorso esterno in Champions League (tre k.o. su tre). Il bilancio è pesante: sette sconfitte in undici gare fuori dal Maradona. Numeri che raccontano una fragilità nuova, una continuità negativa che non apparteneva alla squadra dello scorso anno. Gambe, testa, cuore: probabilmente manca un po’ di tutto.
La Supercoppa per il riscatto
Ora, però, non c’è tempo per fermarsi. Giovedì c’è la Supercoppa, semifinale contro il Milan, con il mondo a guardare e un trofeo da inseguire. Con lo scudetto sul petto e tante cicatrici addosso, il Napoli è chiamato a svuotare ogni serbatoio. Perché il campo sa ferire, ma sa anche guarire. E spesso restituisce ciò che ci metti dentro.
Editore: TC&C SRL - Testata giornalistica
aut. Tribunale Napoli n. 4 del 12/02/2020
Iscritto al Registro Operatori
di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale: Antonio Gaito
Direttore responsabile: Francesco Molaro



