Demme, la felicità di vestire l'azzurro supera anche l'impresa Champions del Lipsia

21.02.2020 11:20 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Demme, la felicità di vestire l'azzurro supera anche l'impresa Champions del Lipsia
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

 Il Lipsia ha ipotecato il passaggio ai quarti di Champions League dopo aver battuto il Tottenham in trasferta. Diego Demme è felice, ha sentito i suoi ex compagni, si è complimentato con loro, ma nessuna impresa europea vale il sogno realizzato di vestire la maglia del Napoli. Il tedesco ha consapevolmente scelto di lasciare il primo posto in Bundesliga (ora il Lipsia è secondo) per trasferirsi in azzurro, laddove sperava d'essere, prima o poi, un giorno. Ha fatto la valigia in pochi minuti, non ha mai avuti dubbi, due mesi dopo è contento della scelta fatta, sa che il peggio è alle spalle e ora tocca a lui scendere in campo per affrontare il Barcellona. Si giocherà martedì al San Paolo, c'è ancora tempo per pensarci, la priorità è il Brescia, questa sera, antipasto della super sfida europea contro Messi e compagni.

INDISPENSABILE. Demme in poco tempo è diventato fondamentale. Per Gattuso è uno dei pochi intoccabili della squadra, un giocatore prezioso in grado di cambiare volto alla manovra. L'allenatore lo ha sistemato al centro della mediana, nel ruolo di play, chiedendogli di fare cose semplici. Demme è utile in fase difensiva ma anche in quella d'impostazione. Con rapidità e semplicità smista palla, con sapienza, senza mai andare in affanno. Grazie a questa sua calma sta diventando meno rischioso il gioco da dietro col portiere. Gli avversari pressano, sembrano pronti a rubare la palla, ma Demme con tranquillità se la fa dare per scaricarla sugli esterni. Una strategia vincente, nonostante i rischi, che permette al Napoli di eludere la prima pressione guadagnando metri e la superiorità numerica oltre il centrocampo.


CARISMA. "Non sei capitano in Bundesliga se non hai personalità", disse Gattuso pochi giorni dopo l'arrivo di Demme rispondendo agli scettici che ancora nutrivano dubbi sul tedesco prelevato a gennaio per poco più di dieci milioni di euro. Una frase emblematica che il campo ha confermato. Stupisce, del tedesco, la sua qualità di leader, non solo le doti tecniche. L'ex Lipsia è un trascinatore, guida il gruppo, aiuta gli altri, si fa sentire in mezzo al campo. Un riferimento capace di coinvolgere i compagni in questa rimonta - in campionato - che dovrà passare per la sfida di questa sera contro il Brescia. Aspettando il Barcellona e il ritorno della semifinale di Coppa Italia con l'Inter.