REALITY, LAVEZZI PRESENTA LISOLA DEI BEFFATI

Le Agenzie delle scommesse stanno pensando di ritirare il 2 quando il Napoli gioca fuori…la quota si abbassa, chi invece sale ad ALTA quota sono gli azzurri, afferrando un 3° posto impensabile alle spese dei resti dell’Inter che non passa a Lecce.
Un Napoli umile, attendista, furbo, sfacciato, acciaccato nel finale, con Cavani ancora una volta a mezzo servizio, e ancora una volta quella META’ FA MALE all’avversario di turno, questa volta non con un gol ma con un assist semplicemente fantastico. Gargano fa pochissimi errori, tranne come sempre battere le benedette punizioni. Yebda anticipa e riparte con una sicurezza ormai quasi al top, senza strafare ma con diligenza. De Sanctis è un corazziere.
FINALMENTE la BESTIA NERA è DOMATA, dopo tante cattiverie inutili subite dai sardi in questi ultimi anni quando il Napoli si presentava al Sant’Elia. Capitanati da quel simpatico ultrà del presidente Cellino, con le sue smorfie, i gestacci, le provocazioni e le imprecazioni da far invidia all’Ivan di Genova. Eccola la rivincita è arrivata.
Nel modo più TERRIBILE per chi la subisce, nel modo più FANTASTICO per chi la compie.
Tempo limite 48’. Punizione per il Cagliari al 47’ 18”, la beffa sembra fare l’occhiolino ai sardi, è l’angolo giusto, quello dove gli azzurri lo scorso anno videro svettare Matri di testa e andare in rete. Sarà 0 a 0 magari, via si resta imbattuti.
Ma non accade nulla, anzi accade tutto, palla rimessa fuori area, bolide al volo di Naingolan che sbatte su Aronica, la palla impazzita cambia direzione e va sui piedi di Cavani…47’ 45”, il Matador lancia il Pendolino Cagliari-Sassari delle 22.30…è il Pocho che corre solo verso la porta sarda, in cronaca “fai da te” il buon Carlo Alvino urla: “Arbitrooooo non fischiareeeee”,sono secondi infiniti, Lavezzi non perde la coordinazione manda giù l’ultimo respiro erende vano l’ultima estirada di un difensore infilando il gol vittoria dopo 15 anni di INUTILI BEFFARDI TENTATIVI.
L’argentino dalla felicità si immola tuffandosi a peso morto su un tabellone pubblicitario. Tutto bellissimo, inatteso, negli stessi centimetri quadrati lo stesso mucchio che lo scorso anno festeggiò il pareggio (3 a 3) a tempo scaduto di Bogliacino in una partita memorabile, ma questa volta la strepitosa rincorsa del Pocho è servita a sfatare un antipatico tabù. Regala al Napoli in classifica un prestigioso podio confermando un trend esterno senza precedenti.
Che rabbia per le restrizioni della tessera del tifoso e altre cavolate del Palazzo che se ne lava le mani indicando a destra e a manca le cosiddette gare a rischio. Senza trovare soluzioni che possano ridare colore agli stadi ormai senza pubblico, senza passione se non nelle gare di cartello(tra poco neanche quelle) leggi derby Lazio-Roma.
Che rabbia, perché domenica c’è un Lazio-Napoli da vertigini, e vedere una curva azzurra in uno stadio celeste sarebbe stata una festa nella festa.
Ma non si può, ancora una volta il Napoli dovrà cavarsela da solo, ma forse è meglio, ci saranno meno emozioni per i ragazzi di Mazzarri che dovranno essere ancora una volta cinici e dovranno dividere la gioia senza gli applausi e i cori dei loro tifosi che da lontano tiferanno con le radioline o sul divano abbracciando ancora una volta le gesta di una squadra da stasera..umile e incredibile!
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