Lazio, Zaccagni: "Battere l'Inter? Crederci sempre, come diceva Eriksson"

L'attaccante della Lazio, Mattia Zaccagni, è intervenuto a margine della presentazione del libro “Diluvio e delirio, lo scudetto più incredibile di sempre”, celebrativo del 25° anniversario del tricolore del club biancoceleste. Fra le sue parole raccolte da TuttoMercatoWeb, ha parlato anche delle motivazioni della squadra in vista della prossima sfida contro l'Inter a San Siro.
Quanto credete alla Champions dopo l'ultima giornata di campionato?
"E' ancora tutto aperto, la lotta per l'Europa e per la salvezza sono aperte a qualsiasi risultato. Forse mai come negli ultimi anni così tanto. Però noi stiamo sul pezzo, ci sono due partite e proveremo a fare il meglio".
Eriksson diceva: "Crederci sempre". Si può vincere a Milano contro l'Inter?
"Eh sì, bisogna crederci sempre no?".
Della Lazio del 2000 qual è il tuo giocatore preferito?
"Ce ne sono veramente tanti, era una squadra di grandi giocatori e personalità, nominandone uno mi sembrerebbe di sminuirne altri. Quella squadra la porto tutta con me".
Conceicao o Nedved?
"Ho sempre avuto un debole per Nedved".
Il secondo scudetto è arrivato 26 anni dopo il precedente. L'anno prossimo saranno passati 26 anni dall'ultimo: sarà il vostro anno?
"Non sono bravo in matematica (ride, n.d.r.). Come ha detto il presidente è un calcio un po' diverso, vanno messe delle basi solide per costruire una squadra per competere per lo Scudetto, ma penso che poco a poco le basi si stanno mettendo e penso che piano piano la Lazio possa pensare di vincere qualcosa".
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