ADL attacca: "Si ammettono club non in regola! C'è chi ha debiti e chi apre fondi per fare un acquisto"

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha parlato a margine del forum "Il calcio che vogliamo" al Corriere dello Sport.
14.05.2019 15:27 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
ADL attacca: "Si ammettono club non in regola! C'è chi ha debiti e chi apre fondi per fare un acquisto"

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha parlato a margine del forum "Il calcio che vogliamo" (clicca qui), svoltosi all'interno della redazione del Corriere dello Sport in cui insieme a Claudio Lotito ha attaccato i vertici del calcio sul rispetto delle regole d'iscrizione.

Cosa ne pensa della provocazione di Gravina di inserire i playoff e i playout in Serie A? "Secondo me è una proposta inattuabile, dobbiamo fare una seria riflessione su una questione primaria, quella di smettere di pensare solo allo stadio reale, ma pensare anche e soprattutto a quello virtuale. Dobbiamo pensare anche ai 20-25 milioni di tifosi in Italia e i 400 milioni nel mondo. Se pensiamo a coloro che assistono al vivo alle partite ci limitiamo ai 40.000 dell'Allianz Stadium, ai 55.000 di Napoli nei momenti migliori, o a quelli di San Siro, ma ce ne sono anche molti altri. La cosa fondamentale è cercare di combattere la pirateria: il Governo è assente, ci sono alcuni che saranno interessati alla pirateria stessa e per questi non vengono fatte leggi apposite. Dobbiamo passare da 3 milioni a 6-7 di abbonati e in quel modo si abbasserebbero i prezzi degli abbonamenti. Serve una rivoluzione copernicana che farebbe benissimo al calcio italiano".

Il playoff non darebbe un po' di pepe in più? "Non credo proprio. La Juve ha 13 punti in più di noi, il Napoli ha 10 punti in più dell'Inter e 14 in più di Roma e Milan, quindi siamo come una seconda Juventus. Secondo me c'è qualcosa che non quadra e che è sbagliato. Si ammettono ai campionati chi non ha i conti a posto, noi non abbiamo neanche un euro di debiti con le banche e siamo la sesta società in Europa sotto questo aspetto. Questo deve cambiare: quando si arriva ad aprire un fondo per acquistate un giocatore, garantendo il 3% di rendita a chi presta i soldi si capisce che non va bene. Ci sono società che per pareggiare il bilancio, ma non quello attuale, anche per quel che riguarda i debiti pregressi, cedono giocatori importanti, ma un conto è fare cassa per l'immediato, un altro per far tornare tutto a posto".