La sosta per lavorare sui problemi, non solo quelli di Ancelotti in campo

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15.11.2019 19:20 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
La sosta per lavorare sui problemi, non solo quelli di Ancelotti in campo
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La pausa per le nazionali non è arrivata in soccorso solo a Carlo Ancelotti. Il tecnico sta lavorando anche con diversi big risparmiati dalle proprie nazionali, puntando ad un recupero mentale dopo la spaccatura con tifosi e società, ma anche su quello fisico con almeno tre titolari infortunati ormai prossimi al rientro. Altrettanto importante il lavoro della società, consapevole - al di là di quelli che saranno gli strascichi legali - che determinate situazioni contrattuali hanno di certo agevolato la genesi di un certo malessere poi sfociato nel comunque ingiustificabile ammutinamento post-Salisburgo.

Al di là di Mertens e Callejon in scadenza, con la situazione ferma alle proposte di due mesi fa quando De Laurentiis svelò pubblicamente della possibilità cinese, il Napoli sta provando a sbloccare i rinnovi dei contratti in scadenza 2021. Le trattative vanno avanti da prima dell'estate: per Zielinski e Milik ci sono ampie possibilità considerando che il primo raddoppierebbe l'attuale stipendio da circa 1,5mln mentre l'attaccante passerebbe da 2,5 a 3,5mln, ma l'entità della clausola rescissoria blocca la definizione. Per tenersi aperta una vita d'uscita, gli agenti non intendono neanche ad avvicinarsi alla tripla cifra. Molto più agevole quello per Maksimovic mentre la situazione è diversa per Fabian e Allan. Il problema non è la scadenza, ma che entrambi attendono un adeguamento dell'ingaggio dopo le sirene di mercato. Le possibilità minori ci sono per il brasiliano, che ha sfiorato il PSG a gennaio ed un'offerta quasi doppia rispetto all'ingaggio attuale, peraltro già adeguato dal Napoli nell'ultimo rinnovo. Situazioni da sbrogliare in qualche modo, soprattutto per gli elementi pericolosamente vicini alle scadenze. Per difendere un patrimonio economico, ma anche per far sentire centrali e protagonisti alcuni elementi ed evitare, come spesso avviene nel calcio, che il pensiero vada altrove quando sul finire della stagione la lotta Champions probabilmente entrerà nelle fasi decisive.