Lecce come Liverpool: Pippo Falco vale Salah

21.09.2019 16:35 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Lecce come Liverpool: Pippo Falco vale Salah
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

(di Arturo Minervini) - Come si vince? Con l’abitudine. Trasformando in un processo mentale involontario, come quando si attivano 12 muscoli diversi del viso per sorridere. Vincere non è un percorso da A a B ma una tappa costante nella mente. La capacità di dare ad ogni insignificante passo il valore di un grande traguardo. Con queste premesse il Napoli inizia la missione salentina, cercando di lasciarsi alle spalle l’impresa eroica (ma non isolata) contro il Liverpool.

Lecce come Liverpool. In comune hanno l’iniziale e poco altro, ma per la squadra di Ancelotti dovrà cambiare poco o nulla. Perché se il Napoli vuole avere la minima speranza di alzare qualche trofeo in questa stagione deve razionalizzare questo pensiero così illogico: trattare con la stessa attenzione un fenomeno mondiale come Salah ed il talentoso Filippo Falco, calciatore di culto per una certa nicchia di appassionati. È questo il passaggio fondamentale dall’essere una squadra forte all’essere una squadra che ha ambizioni di vittoria: non esiste strada alternativa.

Forze fresche, soprattutto nella testa. Le fatiche di martedì sono state fisiche, ma le tossine più grandi possono rintanarsi nel cervello di chi ha dovuto profondere sforzi enormi per mandare al tappeto il gigante inglese. Ecco perché Ancelotti valuta la possibilità di un turnover che ha una doppia valenza: tenere tutti sulla corda e lanciare un messaggio anche a chi ha giocato titolare contro il Liverpool, perché nessuno deve sentirsi intoccabile e nessuno allo stesso modo deve sentirsi abbandonato al proprio destino. Unità di intenti, remare nella stessa direzione, convincere il cervello che uno sforzo in più può cambiare i tuoi orizzonti. 

Milik e suoi fratelli. Al Via del Mare potremmo vedere un altro Napoli, appena intravisto nelle prime uscite ufficiali: Arek, Ospina e Malcuit spingono per l’esordio stagionale, Maksimovic invoca un pizzico di continuità dopo il gettone con la Samp, Ghoulam reclama spazio su quella corsia mancina dove con i Reds ha impazzato uno straordinario Mario Rui. Insomma un nuovo carico energetico e pronto ad iniettarsi nelle vene azzurre su una gara che ha il sapore di una trappola. Ad Ancelotti il compito di toccare le corde giuste e rendere palese al campionato che questo Napoli ormai è davvero pronto a diventare grande, rinnegando gli errori di gioventù.