Milik dalla Polonia: "Ora sto bene, ma ho perso il posto e fiducia in me stesso. Devo riconquistare tutto. Da Llorente posso imparare..."

Direttamente dal ritiro della Polonia Arkadiusz Milik, attaccante del Napoli ha rilasciato una lunga intervista al portale Przeglad Sportowy
09.10.2019 16:00 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Milik dalla Polonia: "Ora sto bene, ma ho perso il posto e fiducia in me stesso. Devo riconquistare tutto. Da Llorente posso imparare..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Direttamente dal ritiro della Polonia Arkadiusz Milik, attaccante del Napoli ha rilasciato una lunga intervista al portale Przeglad Sportowy: "Occasioni contro il Genk? Ogni partita è difficile per un attaccante quando non fa gol. Sono rammaricato in particolare per la terza occasione mancata. Non gioco da un mese, mi mancano gli automatismi e la fiducia in me stesso, il che si traduce in efficacia. La forma arriverà con il tempo.

Ancelotti? A Napoli c'è molto turnover, è difficile indovinare se partirai o meno titolare, non ha senso cercare scuse, bisogna conquistarsi il posto.

Momento delicato? Non è facile, ma devo continuare in quello che faccio e i frutti del lavoro arriveranno sicuramente. Nella scorsa stagione ho giocato in ogni partita, ma poi sono tornati di nuovo i problemi di salute e ho perso il mio posto in squadra. Lavoro, coerenza, pazienza e pace mi porteranno al mio obiettivo. 

Come ti senti? Resto comunque positivo. Ho curato l'inguine. Voglio crescere e giocare. Non ho alcuna influenza su alcune decisioni dell'allenatore. Durante gli allenamenti faccio del mio meglio per convincere l'allenatore, ma alla fine sceglie lui la formazione da mettere in campo



Dove ti trovi meglio? 
Sicuramente nel mezzo dell'attacco. Penso che la nostra impostazione ottimale sia Insigne e Mertens che giocano sui lati dell'attaccante centrale. Questa è la mia posizione ideale in base alle caratteristiche che ho sviluppato nel tempo.

Come affronti le critiche? Devi separare realtà e social. Spengo il telefono, questo è l'unico modo per non impazzire, avvelenare i tuoi pensieri e l'ambiente circostante. Prima di tutto, guardo la fonte della critica, mi interessa l'opinione dei miei cari, il parere della mia famiglia, allenatore o dei tifosi per strada.. Sicuramente non prenderò mai le critiche da uno sconosciuto dietro un telefono Col tempo sono dovuto maturare sotto questo aspetto per arrivare ad un simile comportamento".

Napoli? Di recente ho cambiato casa. A Napoli c'è un clima molto caldo. La gente vive per il calcio. Commentano ogni partita, conoscono ogni giocata. Possono criticare, ma di solito sono calorosi e incoraggianti. Ho sentito molte volte, anche durante la riabilitazione per l'infortunio, che aspettavano il mio ritorno.

Llorente? Sono molto contento che un calciatore del genere sia entrato nella nostra squadra. È un giocatore di calcio molto esperto da cui posso imparare molto. Gioca bene con la testa, si lancia in duelli con i difensori. Guardando queste due cose posso diventare un attaccante migliore. La concorrenza non ha mai fatto del male a nessuno".