“Squadra e club sono con me”: Ancelotti tuona contro gli spifferi, ma il campo sarà giudice

“Squadra e club sono con me”: Ancelotti tuona contro gli spifferi, ma il campo sarà giudiceTuttoNapoli.net
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martedì 26 novembre 2019, 22:57Zoom
di Arturo Minervini

Torna a parlare Ancelotti e già questa è una notizia meravigliosa per chi crede che il confronto, ad ogni livello, possa essere motivo di crescita. Il Napoli abbandona il guscio nel quale si era rinchiuso dal 5 novembre (escludendo qualche ribelle che si è beccato pure una sanzione come Elmas) e lo fa con le parole del suo tecnico. Segnali distensivi, concetti semplici che sono tutto quello di cui ha bisogno la squadra in questo momento. 

"Io non ho mai pensato alle dimissioni perchè c'è la fiducia della società e quella dei giocatori. Quando mancano questi due aspetti si può pensare alle dimissioni, ma in 30 anni non l'ho mai fatto perchè non mi è mai mancata neanche una delle due componenti”. La pietra miliare delle parole di Ancelotti è questa, una sorta di principio che fa giurisprudenza: della serie, non mi sono mai dimesso in 30 anni di carriera, pensate che lo faccia adesso? 

Con queste parole il tecnico va a ribattere in maniera forte gli spifferi su una squadra che avrebbe ormai abbandonato la guida tecnica. Restano, però, le sensazioni delle ultime due uscite contro Genoa e Milan. Restano le immagini di una notte che traccia un solco in questa stagione, quella maledetta del 5 novembre, quando il tecnico ha vissuto da anonima comparsa una situazione che avrebbe invece dovuto vederlo protagonista. In quella notte, con la squadra che andava via dal San Paolo ed il solo Ancelotti che tornava a Castel Volturno, si è creata una frattura che bisogna sanare.

Il campo, gli occhi, la fame saranno risposte sicuramente più attendibili. Perché la diplomazia impone ad Ancelotti di raccontare la sua versione, ma nei fatti avremo il vero polso della situazione. In una gara di difficoltà estrema, nella quale onestamente il Napoli non può nemmeno avere l’ossessione del risultato, conterà l’atteggiamento. Alla fine dei 90’ di Anfield sapremo se il Napoli ha voglia di ritrovarsi, di lottare, di riscoprire quella vocina nella testa che ti fa sentire non singolo, ma parte di un gruppo. Se la squadra sta dalla parte di Ancelotti contro il Liverpool vedremo 11 persone che non daranno per perso nemmeno un pallone. Quello sarebbe il più grande risultato da portare a casa per tornare a guardare con ottimismo rinnovato a questa stagione che deve essere raddrizzata.