Paulo Sousa chiarisce: "Incontrai il Napoli e potevo farlo. La Salernitana non si fece viva..."
Intervistato dal Corriere dello Sport, l'ex tecinco tra le altre di Fiorentina e Salernitana ed ora allo Shabab Al-Ahli, Paulo Sousa, ha parlato anche dei suoi contatti col Napoli.
Sulla Serie A: "Il gioco di Baroni mi piace tantissimo. Tutti partecipano, tutti sono coinvolti, l’intensità con cui la Lazio continua a giocare anche quando si trova in vantaggio mi entusiasma. Nella Lazio trovo il calcio posizionale, lo sfruttamento degli spazi, l’interazione settoriale, la velocità costante. È molto interessante anche Raffaele (Palladino, nda) che nel momento di maggiore difficoltà ha saputo fare un passo indietro, dimostrando grande intelligenza. Gasperini? Ogni anno cambia qualcosa, aggiungendo soluzioni a un gioco che da tempo non è più soltanto uomo contro uomo. Lui è quello che ha influenzato di più il calcio italiano nell’ultimo periodo".
Sulla Salernitana e l'accusa di traditore: "È il posto dove sono stato meglio, lo staff, la gente, l’amicizia con Rampulla, ritrovato dopo tanti anni, le nostre famiglie, la Costiera. Il contratto prevedeva il mantenimento della categoria e una via d’uscita per entrambe le parti, ero quindi libero di incontrare chi volevo. In quell’occasione il Napoli, un grande club, lo scudetto, le ambizioni. Per conoscerci, nessun accordo. La Salernitana si fece viva solo a un giorno dalla scadenza".
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