Disastro Napoli: squadra senza alcun valore morale, tecnico e tattico

La conferenza stampa di Rino Gattuso è eloquente e fotografa il crollo verticale del Napoli, totalmente inconsistente, al quarto k.o. interno.
19.01.2020 09:00 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: di Antonio Gaito
Disastro Napoli: squadra senza alcun valore morale, tecnico e tattico
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"Non meritavamo solo i fischi, ma i pomodori. E' stato imbarazzante perdere senza neanche voglia e senso d'appartenenza". La conferenza stampa di Rino Gattuso è eloquente e fotografa il crollo verticale del Napoli, totalmente inconsistente e arrivato alla quarta sconfitta in cinque partite sotto la nuova guida (escludendo la vittoria di Coppa Italia con una compagine di B) con un solo successo arrivato peraltro al 94' col Sassuolo e su un'autorete. E nelle ultime 4 gare interne in campionato il bilancio - a cui farebbe bene a pensare anche Gattuso per evitare brutti scherzi - è di 4 sconfitte: non accadeva da 22 anni ed in quel caso il Napoli chiuse con la retrocessione. Dovrebbe persino aggravarsi, considerando il calendario con un'altra doppia sfida al San Paolo, ormai teatro silenzioso di un'opera tragicomica: Lazio martedì in Coppa Italia e poi la Juventus capolista in campionato.

Il Gattuso post-partita, arrivato alle 23.45 in sala conferenze dopo aver parlato con la squadra (che va in ritiro su sua richiesta, almeno ufficialmente), non riesce a fornire una spiegazione plausibile ed aumenta la preoccupazione su ciò che sarà di una squadra piatta che sembra ormai non aver alcun valore fisico, tecnico e tattico: "Ero convinto di far bene per come l'abbiamo preparata, non so darmi una spiegazione. Parliamo di gioco, ma qui la priorità è il veleno, essere squadra, non abbiamo fatto nulla per metterli in difficoltà". Anche alle domande su cosa cambiare, come uomini e come idea di gioco, Gattuso abbozza in quel momento idee piuttosto generiche: "Se ne esce giocando da squadra, rispettando gli avversari e aspettandoli forse di più visto che quello che facciamo non ci porta frutti". E sugli uomini arriva anche un attacco diretto: "Devo guardare in faccia la squadra, capire chi ha la voglia ed il veleno giusto".

A pagare da martedì dovrebbe essere Callejon, rilanciato titolare sin dalla prima gara da Gattuso (mentre Ancelotti aveva chiuso con due esclusioni di fila dello spagnolo), e reduce da un'altra gara inconsistente, divorandosi anche incredibilmente l'1-1 a fine primo tempo. Quasi sicuramente resterà fuori uno tra Fabian e Zielinski, con Demme che dovrebbe partire titolare. Per il resto potrebbe trattarsi di frasi di circostanza, visto che per martedì il tecnico non recupererà ancora gli infortunati (Koulibaly, Maksimovic, Ghoulam e Mertens) ma solo Mario Rui (ieri squalificato). Il problema più grande resta la paura e la sfiducia di una squadra che non trova via d'uscita, consapevole che pure quando gioca bene (come a Roma con la Lazio) in qualche modo perde avendo un attacco ormai inesistente, e se gioca persino male allora viene triturata da chiunque.