Non c'è più la cresta: lo strano effetto del primo ritiro (dopo tanti anni) senza Marek

Comincia il ritiro del Napoli e lo sguardo ribelle prova ad individuarlo senza riuscirci. Missione fallita perché Marek Hamsik non è più lì con loro. Questo sarà il primo ritiro senza il capitano del Napoli. Manca da sei mesi, da quando s'è trasferito in Cina, ma l'assenza a Dimaro Folgarida fa effetto, è un colpo al cuore ed anche uno alla testa, ci ricorda che tutto cambia, che la vita procede spedita, che nulla resta al suo posto per sempre. Però quella cresta che era rassicurante e curiosa mancherà ai tifosi presenti sugli spalti.
Hamsik era uno dei primi ad entrare in campo ed anche uno dei più educati. Salutava tutti, rispondeva con un semplice gesto ad ogni richiamo dalle tribune, una mano al cielo o semplicemente un sorriso d'intesa. Un esempio in campo e fuori, una fortuna poterlo ammirare anche solo in allenamento, un orgoglio aver goduto dei suoi gol per (quasi) dodici anni, d'ogni gesto rimasto dentro, intrappolato nella tangenziale dei ricordi. Ed ora che Hamsik non c'è più, ma neppure Albiol, il Napoli si scopre più forte: si cresce orfani di certezze, quand'è il momento di rimboccarsi le maniche per costruirne di nuove. Eccolo, ci siamo.
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