Brutta, sporca e vincente. Tre punti da assegnare a Maggio. Primi in classifica con merito

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Una vittoria sporca, ma importante, tanto importante e non solo per aver ripreso la testa, ma anche per aver conquistato tre punti su un terreno per noi sempre ostico. Il plauso va a Maggio e alla voglia di soffrire di questa squadra, ma avvolgiamo il nastro: un primo tempo strano, non bello, ma fatto sta che il Napoli lo chiude in vantaggio. L’Udinese con il nuovo allenatore cambia facci e sembra anche più quadrata la squadra bianconera. Sarri deve fare di necessità virtù e mette anche Chiriches per Albiol. Il Napoli prova a spingere ma le giocate degne di nota sono poche, troppo poche. La palla buona capita a Maggio che in area viene atterrato in piena area. Rigore netto che Jorginho sbaglia e poi segna tra i patemi dei tifosi azzurri. Nella ripresa poco cambia e la sofferenza resta per lunghi tratti.

Non certo per la forza dell’Udinese ma per un approccio del Napoli non al 100%. L’Udinese alza il baricentro, il Napoli soffre anche perché la condizione fisica non è al top. Gli azzurri provano qualche ripartenza ma le giocate non sono fluide. Insigne non riesce ad incidere e Mertens troppo solo lì davanti non riesce ad avere la palla giusta. Oddo cambia qualcosa, Sarri risponde con Zielinski e Rog, ma anche con Diawara per far rifiatare un Jorginho non eccelso. Il finale è convulso con il Napoli che deve soffrire e che non riesce a trovare nessuno spunto da gol. ora testa alla Juve, sperando di trovare un po’ di lucidità e quella giusta cattiverà per dare il colpo di grazia alla vecchia signora.