Grande Napoli, il resto è noia. Mancano due cartellini rossi. Ora lo stesso Napoli a Istanbul

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Proprio lui, si lui quello che non vorresti mai. Una doccia gelata dopo una partita maestosa, incredibile, di lotta e di governo. Dove anche quando vai sotto la  riacciuffi e sai che potevi tenere almeno un risultato utile. Il Napoli fa la sua gara, di cazzimma, di palla giocata a terra anche con personalità. Una partita gagliarda, bella, sia nel primo tempo che nel secondo. Sarri sceglie Diawara e fa bene e anche Chiriches e fa bene. Senza punte però lì davanti non si può fare molto. I movimenti del Napoli sono belli, fluidi, armoniosi ma poi? Poi che succede? Manca il finalizzatore, manca chi la butta dentro. Il primo tempo scorre tra gioco duro della Juve, impaurita per lunghi tratti, e le giocate di fino del Napoli. Rocchi fa il cattivo con la Juve ammonendo tanto ma quando servirebbe il rosso non lo estrae. Manca almeno un rosso. Alex Sandro già ammonito travolge Reina. Pjanic ed Hernanes meriterebbero almeno l'arancione. La ripresa è una partita di flipper così come fu con il Besiktas.

La pallina finisce sempre a rompere gli equilibri del Napoli. Incredibile la svirgolata di Ghoulam e Bonucci che si trova lì incredibilmente. Il vantaggio non disunisce il Napoli che dopo solo tre minuti pareggia. Insigne, finalmente, trova la giocata giusta Callejon irride Buffon e lo beffa con un tocco morbido morbido. La gara resta viva è ancora una volta un errore, palla buttata e Higuain, si lui, sta lì. Quel pallone che finisce nell'angolo uccide un popolo intero. La partita resta di livello alto ma il Napoli non ha una punta, manca come il pane quella punta. Forse non c'era lo svincolato giusto ma qualcosa serviva. Usciamo da Torino con una certezza: siamo guariti. Abbiamo giocato il così detto partitone. Belli e cattivi. Peccato però che si esce sconfitti. Ora questo Napoli deve vincere ad Istanbul...