Sparnelli: "Legia e Roma, sfide diverse ma da vincere per fermare i gufi..."

Sparnelli: "Legia e Roma, sfide diverse ma da vincere per fermare i gufi..."
mercoledì 9 dicembre 2015, 13:55L'Editoriale
di Massimo Sparnelli

E' bastata una sconfitta. Un passo falso, dopo una striscia di quasi 20 gare tra vittorie e pareggi. L'ultima volta che il Napoli aveva perso avevamo ancora i granelli di sabbia addosso, ora compriamo i regali di Natale. Un arco temporale che ha visto gli azzurri protagonisti, ben oltre le aspettative di tifoseria, critica, forse degli stessi calciatori e staff tecnico. La batosta meritata di Bologna, anche se con gol subito in fuorigioco e tante occasioni sprecate per passare in vantaggio e pure per rientrare in partita, sarà utile, salutare. Così Sarri avrà l'occasione di richiamare l'attenzione, che dopo un ciclo così lungo, giocando ogni tre giorni, fisiologicamente poteva scemare. Ma attenzione, sono ammesse anche le critiche, se costruttive, mentre pare che molti commentatori televisivi, a livello nazionale e locale, non aspettassero altro che un passo falso della squadra azzurra. Mettendo in discussione il credo tattico di Sarri, ora si sente e si legge di un Napoli ormai inquadrato dagli avversari, con Jorginho ingabbiato e la difesa che riprende a fare acqua. Un consiglio: calma, calma con i giudizi affrettati, non è il momento neppure di togliersi i sassolini dalle scarpe, per chi ha questa intenzione.

Arriva la Roma, una partita sentita e importante, al San Paolo il Napoli ha distrutto la concorrenza più agguerrita, ci sono i margini per ripetere l'operazione. Ma Higuain e compagni non sono obbligati a vincere. Così come il Napoli non è obbligato a vincere lo scudetto, quasi fosse un dogma, una legge scritta. E' un auspicio, una speranza fondata sul bel gioco con risultati prodotto da Sarri e i suoi ragazzi ma serve equilibrio, non sbandare. Di sicuro la società, come fatto nei primi difficili tempi, sostiene tecnico e squadra, lontani dalle critiche eccessive. Ma anche i professionisti della critica a prescindere dovrebbero attendere altri momenti, una crisi lunga di gioco e risultati, segnali di poca armonia tra tecnico, squadra e dirigenza, elementi che non sono sul tavolo della discussione. Si è perso a Bologna, c'è stato rammarico, non va buttato tutto a mare.