Bianchi e il paragone Messi-Maradona: "Due extraterrestri, scegliere è impossibile"

Ottavio Bianchi, storico allenatore del primo Scudetto del Napoli, è stato intervistato dal quotidiano spagnolo Sport
24.02.2020 22:30 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Bianchi e il paragone Messi-Maradona: "Due extraterrestri, scegliere è impossibile"
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© foto di Federico De Luca

Ottavio Bianchi, storico allenatore del primo Scudetto del Napoli, è stato intervistato dal quotidiano spagnolo Sport alla vigilia della sfida di Champions tra Napoli e Barcellona. Queste le sue principali dichiarazioni: "Nell'ultimo periodo il Napoli è riuscito parzialmente a rialzare la testa, sono convinto che al San Paolo vedremo una partita abbastanza equilibrata. Gli azzurri in questa stagione hanno mostrato due volti: uno in campionato e uno in Champions. La squadra che ha vinto ad Anfield non può essere infatti quella che ha perso in casa col Bologna. Gattuso da quando è arrivato ha fatto un grande lavoro a livello psicologico, anche se non ha certo la stessa esperienza e mentalità vincente di Ancelotti".

Il Barça ha qualche punto debole? "Diversi, il Barcellona di oggi non è certo quello di Guardiola o di Cruijff. Anche se, a priori, contro i blaugrana poche squadre di solito hanno qualche possibilità. D'altronde nel Barça gioca il calciatore più forte di questa epoca: Lionel Messi".

Anche il migliore di sempre? "Messi è Messi, Maradona è Maradona... Parliamo di due extraterrestri che hanno segnato le loro epoche. Mi piace vederla così: scegliere tra Messi e Maradona sarebbe come scegliere tra un Picasso e un Miró. Sono due fuoriserie, cosa che significa proprio fuori classifica. La differenza? Maradona ha fatto la storia, Messi la sta ancora facendo attualmente. Ho grandissima curiosità di vedere Leo nel tempio di Diego, il San Paolo".

Cosa le diceva Maradona sul Barça quando eravate insieme al Napoli? "Mi parlava spesso della sua esperienza in maglia blaugrana, giusto prima del trasferimento al Napoli. Ricordo che era solito ripetermi che quel bruttissimo intervento di Goikoetxea contro l'Athletic Club lo aveva segnato a livello sia fisico che mentale per tanti anni, condizionandone il rendimento in Catalogna".

Che ricordo ha infine dello Scudetto vinto in azzurro? "Nel 1986-1987 scrivemmo una vera pagina di storia del calcio, qualcosa che resterà per sempre nel cuore dei napoletani. Sono orgogliosissimo di quello Scudetto e anche del fatto di aver lavorato con campioni come Omar Sivori, mio compagno da giocatore, e chiaramente Diego Armando Maradona".