Brambati ha parlato con Spalletti dopo Empoli: "Si prende colpe che non ha"

Brambati ha parlato con Spalletti dopo Empoli: "Si prende colpe che non ha"TuttoNapoli.net
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 3 maggio 2022, 23:50Le Interviste
di Redazione Tutto Napoli.net
"Ha 62 anni e non c’è bisogno che lo difenda, ma io credo che sia il meno responsabile".

Nel corso di ‘Radio Goal’ su Kiss Kiss Napoli, è intervenuto il prucuratore ed ex calciatore Massimo Brambati: “Conosco Spalletti da tantissimi anni, quando io ho iniziato la mia carriera a Empoli, siccome era di Certaldo, ci incrociavamo spesso nei locali notturni. Anche Luciano è deluso, ma quando è stato chiamato non stato per vincere lo scudetto ma per centrare la Champions. L’obiettivo è stato raggiunto anche se c’è stata un’occasione abbastanza ghiotta per vincere il titolo. Non si è sbagliata solo una partita, ma almeno 4-5 e questo vuol dire che hai un problema con dei calciatori che forse non meritano di essere lì a lottare. Sfido qualsiasi allenatore dire davanti agli altri di avere giocatori non all’altezza, lui non può dire all’esterno l’effettiva verità.

Dalle parole di Luciano si evince anche un uomo che sa dentro di sé di aver commesso qualche errore. Dopo la sconfitta di Empoli gli ho parlato, ho capito che ci sono giocatori con poca personalità, ma lui si prende tanta responsabilità. Ha 62 anni e non c’è bisogno che lo difenda, ma io credo che sia il meno responsabile. Il quadro di Empoli è lo specchio della personalità e la qualità di questi giocatori, che evidentemente sono stati sopravvalutati. Se sei terzo è perché meriti di essere terzo. Ha fatto gli stessi punti di Gattuso? Sì è vero, ma c’era l’Inter che l’anno scorso aveva tolto tanti punti alle altre. Lui ha preso più responsabilità di quelle che aveva. Ma quando un portiere cerca di dribblare stupidamente una punta che ti viene ad aggredire, o quando un difensore cerca di uscire palla a piedi, con errori singoli così evidenti, significa che il terzo posto è la posizione per questi giocatori. Quando un giocatore importante come Mertens resta fuori e non vinci fai fatica a dare ragione all’allenatore, quando invece vinci col giocatore che sta fuori, se ne sono dimenticati tutti”.