Ds Parma: "Non so se ripartiamo, importante che ci sia compattezza!. Ecco la mia idea"

Daniele Faggiano, direttore sportivo del Parma, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, dicendo la sua.
10.04.2020 13:30 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Ds Parma: "Non so se ripartiamo, importante che ci sia compattezza!. Ecco la mia idea"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Daniele Faggiano, direttore sportivo del Parma, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, dicendo la sua sulla situazione legata alla ripartenza del campionato e del mondo in generale: "La prima cosa è la salute. Ogni giorno cambiano le direttive nel corso di quest'emergenza, quindi dobbiamo pensare prima a queste situazioni di natura medica, poi si vedrà. Sento parlare di maxi-ritiri, tutti in una città, ma non è semplice. Io dico la mia. Non sono né a favore né a sfavore di giocare. Mi manca il mio lavoro, ma so che adesso la priorità non è questa. Dovessimo rigiocare, e tutti giocassimo a porte chiuse, spero che non ci siano polemiche. Se ricominciamo, ricominciamo tutti compatti e uniti. Se non ricominciamo, sempre tutti compatti e uniti. Ho detto in tempi non sospetti che dovevamo giocare quando si poteva, finire il campionato quando si poteva e quando finiva si ricominciava con le stesse pause, quindi a novembre-dicembre. Poi ci sono gli Europei? Bene, allora la prossima stagione facciamo due partite a settimana per colmare il gap. Non diamo numeri, giorni, che poi non si rispettano. Così si danno solo delle aspettative, la gente crede che si va alla normalità, ma non è così".

ANNO ZERO - "Da questa situazione si può vedere chi è appassionato e ha voglia di calcio e chi non ha la voglia. Da questa situazione possiamo partire come anno zero. Gli interessi sono miliardi, capisco gli imprenditori, ma dobbiamo ripartire da zero. Se ognuno pensa al suo orticello, io vinco, non retrocedo, tu ti salvi... Questo vuol dire che non si capisce che siamo in una pandemia. Faccio una provocazione: andate a vedere tutti come stanno a Brescia, Bergamo e Parma. Ho sentito un mio ex collaboratore, che mi diceva che sono morti parenti di tanti suoi amici. Questa è la vita. La gente non capisce. Io sento parlare di ricorsi e non ricorsi. Non so chi per interesse non vuole giocare, sono fatti loro. So solo che qui ci vuole buonsenso".