Ex pres. Torino su Buongiorno: "Nessuno si aspettava diventasse il leader di uno squadrone"
In casa Torino c'è un clima infuocato. La contestazione nei confronti del presidente Urbano Cairo prosegue e oggi sono arrivate ulteriori voci circa la possibilità di un passaggio di mano e quindi di una cessione del club da parte dell'attuale patron. Ne ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss l'ex presidente granata Attilio Romero: "Mi aspettavo un’annata così, considerando che Zapata sia fortissimo perché non è solo forte come attaccante, ma riesce a tenere su la squadra. Tatticamente Zapata porta grandissimi benefici, ma la partenza del Torino di quest’anno non era da prendere in considerazione. Ha pareggiato col Milan che era uno dei Milan peggiori, poi ha affrontato Verona, Venezia ed Atalanta che non è l’Atalanta di oggi. Il primo posto del Toro era assolutamente illusorio, questa è la posizione che merita la squadra granata. Il Torino ora deve badare a stare nella solita fascia dal 9° all’11° posto, altrimenti dovrà guardarsi alle spalle".
Nel prossimo turno l'impegno sarà di quelli complicatissimi, in casa del Napoli capolista. Anche su questo si sofferma Romero: "Ho grande stima in Conte, questo è un Napoli diverso da quello spettacolare di Sarri e Spalletti. Oggi la squadra è più concreta e pragmatica, ma avrei fiducia in Conte e nei calciatori che sono di altissima qualità. Il Napoli se la giocherà fino all’ultimo con Inter ed Atalanta per lo scudetto.
Buongiorno? E’ un giocatore non forte, ma fortissimo. Nessuno si aspettava diventasse il leader di uno squadrone come il Napoli, ha capacità psicologiche e non solo fisiche. Nell’ultimo Inter-Napoli ricordo di un intervento da grandissimo difensore. Il Toro forse avrebbe potuto investirli meglio i soldi arrivati dalle cessioni di Buongiorno e Bellanova. Il grande problema del Torino non a caso è proprio la difesa".
Un'opinione anche in merito a questo Torino di Cairo in generale: "Non voglio fare dichiarazioni di carattere societario non essendoci dentro. La posizione del Torino è questa, il resto sono sciocchezze come Europa League etc. Cambio societario? Non lo so, i rapporti della società con la tifoseria sono sempre altalenanti e non mi stupisce la contestazione di adesso. Per ciò che riguarda l’eventuale vendita bisogna chiederlo solo a Cairo. Dopo vent’anni forse può essere usurante stare nel mondo del calcio, io l’ho trovato pesante dopo cinque anni, figuriamoci dopo venti. Mediaticamente e apparentemente sembra che Cairo voglia vendere, forse ha detto certe cose per calmare un po’ la situazione”.
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