Insigne jr si racconta a DAZN: "Basta paragoni, devo ancora arrivare in A. Callejon un amico, mi aiuta. Ricordo che non potevamo far giocare Lorenzo..."

Insigne jr si racconta a DAZN: "Basta paragoni, devo ancora arrivare in A. Callejon un amico, mi aiuta. Ricordo che non potevamo far giocare Lorenzo..."
sabato 2 febbraio 2019, 13:20Le Interviste
di Redazione Tutto Napoli.net
Intervistato da DAZN, l'attaccante del Benevento di proprietà Napoli, Roberto Insigne, ha parlato anche del paragone col fratello e del suo sogno

Intervistato da DAZN, l'attaccante del Benevento di proprietà Napoli, Roberto Insigne, ha parlato anche del paragone col fratello e del suo sogno: "E' fastidioso il continuo paragone, io gioco col Benevento e mi chiedono di Lorenzo, lo Scudetto, e poi c'è il paragone con quello che è il migliore giocatore d'Italia e molti continuano a dire che sono più forte e veloce. Sono al Benevento, devo dimostrare di poter stare in serie A. Caratteristiche alla Callejon? Come ruolo, ma lui ad attaccare la profondità è il migliore in Europa, non solo in Italia. Io ho caratteristiche diverse,  sono mancino, mi piace molto Di Maria. Ritiro col Napoli? Sì, ci vado da un bel po', ho confidenza con tutti. Amico nel Napoli? Sì, con Callejon parlo molto, mi dà molti consigli, ma anche Mertens".

Su casa Insigne: "Mio fratello Antonio è stato il primo ad iniziare. Lorenzo voleva andare anche lui, ma non potevamo permettercelo economicamente fino a quando il presidente della scuola calcio lo prese gratis. A me piaceva correre in bici, ma ero sempre da solo, mi scocciai e quindi posai la bici e iniziai a giocare anche  io a pallone".

Sul matrimonio e la figlia: "E' la mia ragione di vita. Sono un po' matto, sono fortunato ad avere mia figlia e mia moglie che mi frena un po', ho più equilibrio. Mi danno forza in tutto".

Sul suo sogno: "Lo sanno tutti, di giocare nel Napoli col mio fratello. Ricordo quando debuttò col Livorno, la maglia stava grande a Lorenzo, quando tornò a casa presi la maglia e la nascosi. Lui non la trovava, poi mi disse 'so che la tieni tu, ma tienila'".