L'editoriale di Chiariello: "Di Lorenzo? Smontiamo questa voce alla Cavani, lo chiamano il prete!"

L'editoriale di Chiariello: "Di Lorenzo? Smontiamo questa voce alla Cavani, lo chiamano il prete!"
mercoledì 12 giugno 2024, 17:30Le Interviste
di Redazione Tutto Napoli.net
Umberto Chiariello, giornalista, è intervenuto con il suo 'Editoradio' a Radio Napoli Centrale

Umberto Chiariello, giornalista, è intervenuto con il suo 'Editoradio' a Radio Napoli Centrale: "Per Di Lorenzo è stata una botta più degli altri. Se lo vedremo al Maradona con la maglia della Juventus vuol dire che non ha rispetto della nostra storia, dei nostri colori e della fascia che porta al braccio. Maradona, che era Maradona, rifiutò l'offerta di Agnelli, dicendo che non sono i soldi l'unica cosa che conta e che non se la sentiva di tradire il popolo napoletano.

Di Lorenzo è come tutti gli altri, un mercenario, un professionista, chiamatelo come volete, ha tutto apparecchiato con la Juventus e lì guadagnerebbe più soldi e in una squadra più vincente. Questa è la versione più prosaica. C'è anche un'altra versione più romantica, a cui io credo. Di Lorenzo ha tenuto su lo spogliatoio, ha fatto il dirigente oltre che il calciatore, ha preso il posto di Meluso che ha giocato a nascondino perché a Castel Volturno non lo conosce nessuno.

Di Lorenzo è rimasto da solo, ha dovuto battagliare con i compagni, la lite con Juan Jesus e Anguissa l'abbiamo raccontata. Lui si aspettava che il Napoli gli fosse riconoscente e che lo mettesse subito nella lista degli incedibili. Anzi, che mettesse nella lista dei cedibili quelli che avevano remato contro. Che Juan Jesus restasse a Napoli non se lo aspettava dopo il litigio. Si è trovato messo in discussione perché ha fatto una brutta annata. Questa cosa non l'ha accettata. La sirena, all'epoca, non era la Juventus, ma l'Inter. Poi è arrivata la Juventus e poi è arrivato l'Atletico Madrid.

Veramente ha rotto con l'ambiente perché si sente offeso? A me pare l'ipotesi più accreditata. Se ne va da Napoli perché a Napoli non può più restare per motivi familiari, personali? Diciamola chiara: sta girando una voce assurda, un po' alla Cavani. Ma questa è una fesseria che dovete smettere di alimentare. Quest'inciucio sta montando così tanto che la calunnia non è più un venticello, è uno tsunami. Non sapete neanche che Di Lorenzo viene chiamato il prete, non esce mai, è ligio, preciso. Non c'è nulla di tutto questo".