Lippi: "Ancelotti tra i migliori italiani di sempre, Napoli città formidabile. Manolas? Colpo eccezionale"

“Un Mondiale, cinque scudetti, tre finali di Champions consecutive”. Marcello Lippi, nell’intervista esclusiva rilasciata a Tuttosport, elenca il suo palmares e dice: “Però non so se meriterei un posto tra i migliori in assoluto”. Chi metterei io tra i migliori allenatori? “Sacchi ha rappresentato una ventata nuova per il calcio, ha cambiato la metodologia, l’intensità del gioco. Poi metterei sicuramente Capello, ma come posso dimenticare uno come Ancelotti. A livello mondiale? Rinus Michels. Un innovatore pazzesco”.
Sarri alla Juve? “Credo che alla base ci sia stata soprattutto la voglia di cambiare, di cambiare anche filosofia, di dare nuovi stimoli a tutto l’ambiente dopo otto scudetti consecutivi. Sarri è un allenatore che fa giocare molto bene le sue squadre. Giocare a due tocchi è una delle cose più complicate, ma lui ci riesce splendidamente. Ora però tutto questo non basta, deve anche vincere. Io penso che farà molto bene, poi vincere non è mai facile o scontato”.
Ramsey, Rabiot…la distanza con la concorrenza aumenta? “Io credo che il calciatore destinato a spostare davvero tutto sia De Ligt. Lo trovo veramente forte, è un armadio con una grande saggezza, è uno che ti regala equilibrio, fortissimo tecnicamente e capace anche di far gol. Da Nesta a Baresi, da Maldini a Ferrara, da Cannavaro a Materazzi, di difensori eccezionali ne ho visti tanti. Ma mai uno così in rapporto all’età. La Juve con De Ligt farebbe un ulteriore, importantissimo, salto di qualità”.
Sul Napoli: “Il Napoli sta facendo bene sul mercato. Manolas è un colpo eccezionale, perché una coppia con lui e Koulibaly ti permette di fare un calcio più aggressivo, di sbilanciarti se serve”.
Sull’esperienza all’ombra del Vesuvio: “La sensazione di allenare una grandissima squadra, con una potenzalità straordinaria. Ti dico. Nel 93-94 abbiamo smesso di prendere lo stipendio a novembre. Io parlai chiaro ai giocatori: andate dagli avvocati, fate causa, fate quello che volete. Ma nelle due ore di allenamento dobbiamo sputare l’anima. Trascinati da 70.000 tifosi, senza stipendio fino a giugno, arrivammo a conquistare l’Uefa, battendo il Milan e il Parma. Squadra formidabile per una città formidabile”
Torino, Napoli, Milano...non ha mai allenato a Roma. “Ci sono andato vicino anche recentemente. Quest’anno, quando stava per andare via Di Francesco. Mi hanno chiamato, mi hanno chiesto la disponibilità ad allenare la Roma, ma ho rifiutato. Ho ringraziato, dicendo che con i club ho chiuso. Ti dicevo che faccio ancora un anno in Cina, poi basta. A meno che non andiamo ai Mondiali”.
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