Pazienza: "Napoli non ha nulla da invidiare alla Juve, per la finale parte alla pari"

Pazienza: "Napoli non ha nulla da invidiare alla Juve, per la finale parte alla pari"TuttoNapoli.net
© foto di Federico Gaetano
lunedì 15 giugno 2020, 18:20Le Interviste
di Redazione Tutto Napoli.net

In vista della finale tra Napoli e Juventus di Coppa Italia che si disputerà tra un paio di giorni, la redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il doppio ex Michele Pazienza:

Quali sono le tue sensazioni riguardo questa sfida?

"Considerando il periodo anomalo, Juve-Napoli è sempre affascinante perché si affrontano due club ambiziosi con una storia affascinante alle spalle. Come si è visto dalle semifinali, i ritmi non sono altissimi ma credo che l'intensità potrà un po' migliorare.  Sicuramente i tifosi azzurri vedono in questa partita una grande occasione per riscattare gli alti e i bassi di questa stagione, anche se la squadra prima della sosta stava dimostrando una buona ripresa".

Quale delle due squadre ti ha più convinto?

"Ho visto più la sfida del Napoli che quella della Juventus, posso dire quindi che i partenopei si sono ripresentati compatti e uniti pronti a sfruttare le ripartenze devastanti del reparto offensivo un po' come accaduto in occasione del gol di Mertens. La Juve dovrà prestare massima attenzione"

A tuo parere, chi la spunterà?

"Sarà una sfida da 50 e 50, è difficile dire chi sarà la favorita. Nonostante non abbia disputato un campionato al pari delle attese, il Napoli come organico non ha nulla da invidiare alla Juventus e possiede al contempo dei giocatori in grado di saper fare la differenza. E in una partita secca tutto può sempre accadere".

Ci sono diverse storie da raccontare in merito a questa sfida, una di queste è il ritorno al passato di Maurizio Sarri.

"E' vero, Sarri è stato un allenatore molto importante per il Napoli e penso che incontrarlo nuovamente in una partita così importante sarà molto emozionante per lui".

Nonostante non sia stato uno dei migliori in campo, credi che CR7 si riscatterà e farà una gran partita?

"I numeri ci dicono che Cristiano Ronaldo è un giocatore che ha la capacità di accendere la lampadina nei momenti più bui. E' uno dei pochi in grado di spostare gli equilibri nelle finali, spesso sono state le sue prestazioni a consentire ai compagni di vincere quelle partite. Anche in passato ricordo di non averlo visto al top della forma, ma poi sappiamo tutti come è andata. E' un campione".

Un altro giocatore in ombra è stato Pjanic. Pensi che le continue voci di mercato potranno distrarlo dal prosieguo della stagione?

"Penso che questa situazione anomala interesserà diversi club, è successo con Pjanic e anche con Lautaro. Se normalmente questo era il periodo in cui iniziavi a pensare al mercato, la situazione di oggi fa sì che invece devi concludere prima la stagione. E questo potrebbe pesantemente influenzare i giocatori come Miralem che potrebbero essere interessati. Anche i club che sono in corsa per obiettivi importanti, come la Juve, potrebbero risentirne".

Prima abbiamo accennato alla storia di Sarri, ora c'è da raccontare quella di Buffon.

"Sì, lui fa parte di quel gruppo ristretto di calciatori che vuole sempre cercare nuove vittorie. E conquistare la sesta Coppa Italia al pari di Roberto Mancini sarebbe davvero una grande impresa. Non mi stupisce onestamente che Gigi sia così ancora ad alti livelli, già a sentirlo parlare e a vederlo allenare dimostrava la voglia di essere sempre al top".