Spalletti fa chiarezza: "433 o 4231? I numeri li vedete sulla carta, ma in campo si deformano in base a chi gioca"

Nella conferenza stampa odierna, il tecnico del Napoli Luciano Spalletti s'è soffermato in più passaggio su Raspadori ed i vari cambiamenti tattici.
Raspadori trequartista, ma nel tridente dove può giocare?
"E' uno duttile, uno che va in questi vuoti, li riconosce, la palla addosso la sa reggere, non gli dà fastidio la marcatura perché ha forza. In questa liquidità di calcio può fare l'esterno, la mezzala, la punta, il trequartista, si adatta a quello che dicevamo prima".
433 o 4231, fase di sperimentazione ma è percorribile avvicinare di più gli esterni per sfruttare al meglio Osimhen che nel 433 è un po' solo?
"I sistemi sono sulla carta quando li guardiamo, ma una volta si diventa 4-3-3 con due punte vicine ad Osimhen, una volta 4-4-2 con l'inserimento di un mediano che galleggia, quando Di Lorenzo sale in sovrapposizione interna o esterna... Politano è dentro il campo nella via di mezzo, se rompe il centrale opposto per prenderlo la punta ha lo spazio per attaccare alle spalle. Kvara è forte nell'uno contro uno, se punta il terzino è uno che sa saltarlo, la soluzione a tutti i discorsi".
Ha sempre parlato di equilibrio e per vedere Mertens con Osimhen si attese la 35esima giornata, ora Raspadori l'ha convinta dopo 10 allenamenti?
"Non le voglio rispondere male. L'anno scorso quando non ci ha giocato Mertens ci hanno giocato tante volte Zielinski o Elmas. Non c'era Mertens che per la fase offensiva aveva più qualità degli altri due, nel riconoscere gli angoli dei portieri per il tiro, ma col 4-3-3 abbiamo vinto nove partite di fila ed anche lì si posiziona uno come trequarti ed uno più mediano. Bisognerebbe fare fermi immagine... noi abbiamo buoni giocatori che devono fare conoscenze, bisogna fare il rodaggio al nuovo ciclo. Per scaldarsi anche in inverno c'è da prepararla ora la legna".
Lazio propositiva, con un gioco molto aperto favorisce il Napoli che soffre spazi chiusi come visto nelle ultime gare? Sarà 4-3-3 contro 4-3-3?
"L'ho già detto più volte, la qualità del gioco di Sarri è riconoscibile, ogni tanto si passa dal 4-3-3 ma i sistemi si deformano perché non si rimane sempre 4-3-3 e si va a prendere quegli spazi che la squadra avversaria lascia, per questo i calciatori devono adattarsi a scenari differenti. Se quello spazio da prendere dalla mezzala è occupato, un altro sale e va a fare quel ruolo. Loro fanno pressione costante e continua, hanno spazi alle spalle, può esaltare la nostra qualità ma se lo fanno bene ti montano addosso e diventa difficile negli spazi stretti. Dipenderà da noi nel trovare bene i vuoti e gli spazi che non sono sulla trequarti, ma dove gli altri li lasciano".
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