Campania, De Luca annuncia: "Allo studio nuove misure, serve controllo su lungomare di Napoli e centro storico"

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca, attraverso un post su Facebook, ha annunciato quelle che potrebbero essere nuove misure riguardo.
12.11.2020 21:17 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Campania, De Luca annuncia: "Allo studio nuove misure, serve controllo su lungomare di Napoli e centro storico"
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Il governatore della Campania Vincenzo De Luca, attraverso un post su Facebook, ha annunciato quelle che potrebbero essere nuove misure riguardo la Campania: "È in programma in queste ore, in sintonia con quanto si sta attuando in altre Regioni (Emilia, Veneto e Friuli), l’adozione di una serie di nuove ordinanze restrittive per incrementare le misure destinate al contrasto all’epidemia da Covid.

Si ricorda che nella giornata di ieri è stato fatto invito al Prefetto di Napoli - e di tanto sono stati informati il Ministro per l’Interno e il Ministro della Salute - di procedere all’adozione di misure restrittive nelle aree di maggiore assembramento nel territorio di Napoli e della provincia.

Occorre dare priorità al controllo sul lungomare di Napoli e su alcune strade del Centro storico cittadino, dove si sono verificati fenomeni di assembramenti illegali, irresponsabili e pericolosi sotto il profilo sanitario.

Si sta decidendo in queste ore l’istituzione di zone rosse nelle città della Campania dove si registra un livello alto di contagi e dove è indispensabile una drastica riduzione della mobilità, in coordinamento con le Prefetture competenti e con i Comuni per garantire l’indispensabile impiego delle Forze dell’Ordine per il controllo sui territori. È già cominciata nella seduta dell’Unità di crisi regionale di questa sera e proseguirà domani la verifica e valutazione per alcuni Comuni.

Si stanno anche definendo misure di limitazione, per attività commerciali non essenziali, nei fine settimana. Tali decisioni saranno assunte sulla base della valutazione tecnica dell’Unità di crisi regionale e degli epidemiologi che ne fanno parte".