Italia in zona rossa: queste le regole e divieti per gli spostamenti dal 24 dicembre al 6 gennaio

Dal 24 dicembre 2020, e fino al 6 gennaio 2021 entra in vigore il "Decreto Natale", l'ultimo DPCM pensato dal Governo per limitare al massimo la diffusione del nuovo Coronaviru
25.12.2020 10:45 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Italia in zona rossa: queste le regole e divieti per gli spostamenti dal 24 dicembre al 6 gennaio
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Dal 24 dicembre 2020, e fino al 6 gennaio 2021 entra in vigore il "Decreto Natale", l'ultimo DPCM pensato dal Governo per limitare al massimo la diffusione del nuovo Coronavirus (Covid-19) in Italia. Andiamo a ricapitolare brevemente quali sono le limitazioni pensate per la salute degli italiani (QUI le FAQ ufficiali del Governo per una versione più completa di quanto deciso, ndr).

REGIONE E COMUNE - Sono vietati tutti gli spostamenti anche all'interno del proprio comune salvo motivi di lavoro, necessità o urgenza e per far ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione. Fino al 6 gennaio sono vietati gli spostamenti tra regioni.

AUTOCERTIFICAZIONE - Chi dovrà uscire per andare nei negozi o a Messa o per fare attività motoria dovrà sempre portare con se l’autocertificazione

SPOSTAMENTI LIMITATI - Fino al 6 gennaio sarà possibile, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, solo all’interno della stessa Regione, dalle 5 alle 22 e nel limite massimo di due persone. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti con le quali convivono.

SECONDE CASE - Gli spostamenti di un nucleo familiare convivente verso le seconde case sono consentiti, dalle 5 alle 22, all’interno della propria Regione.

PICCOLI COMUNI E MOTIVI DI NECESSITÀ - Consentiti gli spostamenti nei piccoli Comuni sotto i 5mila abitanti nei giorni indicati con l'arancione durante le feste di Natale (28-29-30 dicembre e 4 gennaio): per chi risiede in un piccolo Comune sotto i 5 mila abitanti sarà possibile sconfinare in un'altra Regione, sempre però entro i 30 chilometri dalla propria residenza e senza andare verso i capoluoghi di provincia. Restano consentiti gli incontri tra i coniugi e i partner che vivono separati per motivi di lavoro se il luogo per il ricongiungimento è quello in cui c'è residenza, domicilio o abitazione. E sono consentiti anche gli spostamenti dei genitori separati, che possono andare a trovare i figli anche in un'altra Regione o all'estero: rientra tra i motivi di necessità, così come lo è l'assistenza ai genitori non autosufficienti.