Blasi: "La responsabilità della sconfitta è solo nostra"

Blasi: "La responsabilità della sconfitta è solo nostra"
giovedì 6 dicembre 2007, 21:06Notizie
di Marcello Mastice
"Se la squadra non si esprime bene, anche i singoli non riescono a dare il meglio"

"Abbiamo fatto un sacrosanto mea culpa". Manuele Blasi è uno di poche parole e molta concretezza. Vorrebbe neppure parlarne più della gara di Bergamo, anzi desidererebbe già stare in campo contro il Parma. La ferita può rimarginarsi solo giocando.

Come si reagisce?

"Cercando di metabolizzare, imparare la lezione e dimenticare al più presto. Siamo già proiettati mentalmente a domenica. Inutile tornare all'analisi della partita di Bergamo, abbiamo giocato male tutti. Abbiamo già recitato il mea culpa perché noi siamo stati gli artefici di quella brutta prestazione. Abbiamo apprezzato l'atteggiamento del Direttore Marino e dell'allenatore ma siamo consapevoli che la responsabilità è nostra e che dovremo essere noi a riscattarci al più presto".

Sentite addosso l'obbligo di vincere subito?

"No. Anzi questo è un rischio che dobbiamo cercare di evitare anche se è legittima la voglia di riscatto. Dovremo cercare di giocare con la testa e tenendo il nostro equilibrio. Sarebbe sbagliato tentare di strafare perché si rischierebbe di non riuscire nell'intento. Il Parma è una buona squadra e sarà una gara difficile. Siamo una squadra che ha delle buone individualità ma dovremo essere soprattutto uniti e compatti. Sinora uno scivolone come quello di Bergamo non ci era mai capitato. Abbiamo sempre giocato alla pari con le nostre avversarie e ci siamo sempre espressi su buoni livelli. Quindi è giusto fare autocritica ma non creiamo allarmismi. Proseguiamo sulla nostra strada e lavoriamo per preparare il prosieguo della stagione".

Dopo 14 giornate vi siete fatti fatti un'idea di qual è il vero Napoli?

"Noi siamo una squadra in evoluzione. Non ci siamo mai posti obiettivi se non quello della salvezza. Poi vedremo cammin facendo dove potremo arrivare. L'entusiasmo che si crea attorno a noi, o le critiche dopo la sconfitta, restano al di fuori dello spogliatoio. Qui nessuno mai si è permesso di dire o pensare di poter fare il passo più lungo della gamba. Conosciamo tutti i nostri mezzi, siamo coscienti di pregi e difetti e sappiamo quello che vogliamo. Stiamo cercando di creare una nostra precisa dimensione lavorando con umiltà e professionalità".