Liberato come sempre il 9 maggio lancia un nuovo brano. E ringrazia McTominay

Anche quest’anno, puntuale come un rito laico, alle 9:50 del 9 maggio, è arrivato il nuovo brano di Liberato. Si intitola “Viennarì”, e sembra un “Thanks God It’s Friday” in salsa napoletana, immerso in sonorità anni ’80, tra sintetizzatori languidi e un ritmo che ondeggia tra il brioso e il malinconico. Un invito alla fuga settimanale, ma senza mai dimenticare da dove veniamo.
La clip, diretta come sempre da Francesco Lettieri, ci riporta a Cardito, provincia di Napoli, che è la vera protagonista visiva della canzone. Altro che atmosfere patinate: qui c’è la vita vera, cruda, colorata e senza remore. Ci sono corpi e desideri, ci sono i ragazzi che si vestono come vogliono, ci sono baci queer sotto i neon, c’è la provincia che sogna e si muove, senza vergogna, senza chiedere il permesso.
È un venerdì che molti riconosceranno: quello che iniziava nei vicoli della città, magari da studenti, con poco in tasca ma molta urgenza di esserci. Di quelli che iniziano con un "non mi va" e finiscono con un "e meno male che non ti andava". E Liberato lo restituisce con la consueta grazia sporca, fatta di emozioni universali che sanno farsi localissime.
Non mancano nemmeno i consueti ringraziamenti finali, ormai un marchio di fabbrica del misterioso artista. E anche qui, come sempre, Liberato mischia il sacro e il profano, l’alto e il basso. E nei ringraziamenti finali della clip c'è tutto ciò: da Scott McTominay - eroe calcistico di una Napoli sempre più globale -- a “La fXXXa di Napoli”, in un’oscillazione continua tra ironia, identità e verità popolari.
Con “Viennarì”, Liberato firma l’ennesimo piccolo miracolo: una canzone che è già colonna sonora del nostro weekend, forse della nostra memoria. Un inno a quei venerdì che, forse, non abbiamo mai smesso di aspettare.
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