Conte, ex viceall. Juve: "Bel gioco? Dipende dai giocatori. Se hai i campioni..."
Giorgio Ciaschini, vice storico di Ancelotti, è intervenuto nel corso de Il Bar di Tuttonapoli, trasmissione sulla nostra Radio Tutto Napoli, prima radio tematica sul Napoli, in onda tutto il giorno, che puoi ascoltare/vedere qui sul sito o sulle app (qui per Iphone/Ipad o qui per Android).
"Conte è stato nostro giocatore alla Juve, personaggio molto determinato che sa quello che vuole. Si sfidano due allenatori molto pratici, concreti, che vorranno dare alla squadra quel gioco per dare spettacolo. Sarà una partita abbastanza tattica, sarà uno scontro diretto, tutto sarà legato agli episodi e alla condizione del momento. Ma sono due squadre per cui i due allenatori possono incidere molto. Queste partite sono condizionate anche dalle letture della vigilia e dalle sostituzioni e i cambi in funzione dell'andamento della gara.
Il gioco di Napoli e Milan in discussione? Il discorso sulla qualità del gioco emerge sempre, ma io penso che il gioco è fatto da calciatori di grandissima qualità e spessore. Con questo non voglio dire che Napoli e Milan non abbiano giocatori di grande livello, tutt'altro, ma la qualità del gioco anche estetico dipende da chi hai a disposizione. Se hai grandi campioni hai anche spettacolo. Se hai giocatori bravi che però devono basarsi maggiormente sull'aspetto fisico o tattico allora non hai un gioco spettacolare. Ma ripeto Conte e Allegri sono comunque due allenatori concreti. Ma alla fine come dice sempre Allegri conta il risultato finale".
"La Supercoppa dovrebbe essere giocata in Italia, ma oggi quello che conta è l'aspetto economico ma non solo nel calcio, in tutto. Aggiungo, purtroppo. Per cui oggi le scelte si fanno in funzione di questo e ci dobbiamo adattare e accettarlo".
"De Laurentiis? Sta facendo un grandissimo lavoro, tiene i conti in ordine e vince e continua a lottare per restare. Forse si può crescere anche a livello europeo ma questo dipende anche dalla presenza di giocatori importantissimi che vanno soprattutto all'estero. I tifosi devono essere soddisfatti".
"Carlo ct del Brasile? La sua è stata una scelta di esperienza e poter guidare una nazionale del genere è il top, il massimo. Per lui è una soddisfazione dopo aver vinto tutto. A una certa età si cercano anche nuovi stimoli".
Davide Ancelotti via dal Botafogo? L'ho conosciuto che era ragazzino, ha iniziato con noi come osservatore, preparatore atletico, poi il vice col papà e ora ha l'ambizione di fare carriera da allenatore. E' ancora molto giovane, ha 36 anni, e quindi potrà ancora fare tanto, ma io ho iniziato con Ancelotti alla Reggiana in B e quindi gli consiglio, senza dare giudizi o critiche, è quello di avere la possibilità di iniziare con una squadra ambiziosa e magari di livello inferiore, perché tra essere vice di Ancelotti e primo allenatore cambia tutto e lui se ne sta accorgendo, soprattutto se la squadra non ottiene risultati. Ha tutto il tempo davanti per farlo".
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