41 giorni dopo Verona è tornata l'euforia, ma Conte ieri ha ribadito un concetto alla squadra
Appena 41 giorni fa il Napoli affondava a Verona nel debutto in campionato e nulla sembrava essere cambiato. Persino un big mondiale della panchina come Antonio Conte era stato costretto a condividere per un pomeriggio la stessa sorte toccata a Garcia, Mazzarri e Calzona, scrive quest'oggi Repubblica raccontando che invece la crisi non era irreversibile e - a distanza di un mese e mezzo - il tecnico si trova a gestire addirittura una ventata insperata di euforia.
Merito della prepotente striscia di risultati positivi collezionati da Di Lorenzo e compagni, risaliti in classifica al secondo posto in campionato. Persino il “Napoli 2” è stato capace di dare spettacolo, valorizzando il gruppo (con 10 giocatori diversi già andati a bersaglio dopo appena 7 partite ufficiali). Conte è stato garanzia di un rapido ritorno ad alti livelli per tutti: società, giocatori e tifosi. Ma la stagione - si legge - è appena iniziata e Conte sa benissimo che la strada è ancora lunga. Guai a mollare la presa ed il tecnico lo ha ribadito ieri ai suoi giocatori a Castel Volturno.
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