"Abbiamo in mano una curva e mangiamo così poco": le frasi del capo ultrà ucciso a Milano

Vittorio Boiocchi, pluripregiudicato uscito nel 2018 dopo 26 anni di carcere, e da allora tornato sul trono più alto del mondo ultrà interista.
31.10.2022 13:30 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
"Abbiamo in mano una curva e mangiamo così poco": le frasi del capo ultrà ucciso a Milano
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Gli 'affari' di Boiocchi legati allo stadio, pizzo e parcheggi: 80 mila euro al mese. Hanno fatto molto discutere le decisioni prese dalla curva dell'Inter dopo il regolamento di conti che ha visto morite, freddato sotto casa, Vittorio Boiocchi, pluripregiudicato uscito nel 2018 dopo 26 anni di carcere, e da allora tornato sul trono più alto del mondo ultrà interista.

Sul Corriere della Sera vengono riportate alcune frasi dello stesso Boiocchi: "È mai possibile che noi abbiamo in mano una curva e mangiamo così poco?".

Anche la sua ascesa in curva era stata violenta con il pestaggio allo storico capo ultrà Franchino Caravita. E la sua gestione della Nord aveva ormai portato a una frattura insanabile. Tanto che il direttivo, da lui stesso nominato, è diviso in due: i vecchi (Nino Ciccarelli e Renato Bosetti) con «lo Zio», come era soprannominato, e i giovani contrari ai suoi metodi da padrino: poco stadio tanto business. Dicono che chiedesse soldi di continuo, che si lamentasse per gli affari troppo magri dello stadio: «Possibile che abbiamo in mano una curva e mangiamo così poco?». Per questo pare aveva iniziato a taglieggiare parcheggiatori e paninari: «Loro lavorano grazie a noi». Una circostanza confermata da un’intercettazione captata dalla polizia durante le indagini: «Faccio 80 mila euro al mese tra parcheggi e altre cose, 10 mila euro a partita».

Roba da mafiosi, controllo di affari e territorio. Che molti in curva non avevano condiviso, anche se Boiocchi restava capo temuto e rispettato. Ieri la Nord gli ha dedicato solo poche righe sui social. «In questi interminabili attimi di buio e dolore è solo tempo di silenzio».