Calciomercato Napoli, Condò: "Azzurri erano da 7.5, poi il voto è cambiato"

Paolo Condò nel corso del suo fondo per l'edizione odierna del Corriere della Sera ha analizzato il mercato delle big partendo dall'Inter. Il voto dei nerazzurri non è stato alto ma comunque sufficiente, un 6+: "Marotta e Ausilio avevano tre obiettivi. Migliorare l’attacco, e il compito non difficile è stato eseguito; diminuire l’età media, e si poteva fare qualcosa di meglio (Akanji migliora Pavard, ma non all’anagrafe); trovare chi sappia saltare l’uomo, e su Lookman la sensazione è che ci si sia spaventati un po’ troppo presto della faccia feroce dell’Atalanta. Nelle pieghe dell’affare Zalewski, qualcosa ci si poteva inventare.
Meglio dell’Inter ha fatto la Juve (7), costretta a resettare in corsa la sua strategia una volta appurata l’impossibilità di cedere Vlahovic, a differenza di Douglas e Nico. Con Openda e Zhegrova l’ultimo giorno, più David da subito, ha costruito un reparto avanzato di spessore. Un difensore centrale forte in più non avrebbe guastato.
Il Napoli sale da 7,5 a 8 perché alla conquista del miglior svincolato in circolazione (De Bruyne) e al sensibile allargamento qualitativo della rosa, ha aggiunto il blitz su Hojlund per rimediare alla perdita di Lukaku: mossa che non vale solo per l’immediato, ma prefigura il futuro del ruolo".
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