Caso Osimhen, Cds: "Differenza con la Juve. Non ci sarà nuovo processo sportivo, il motivo"

"Tra il caso plusvalenze Napoli e quello della Juve ci sono, però, delle differenze. E per la Procura federale non ci sono le condizioni per un nuovo processo sportivo". Lo scrive il Corriere dello Sport nell'edizione online di oggi con riferimento al caso Osimhen e le ultime novità di ieri.
"Le carte che stanno emergendo dalla Procura di Roma a carico di Aurelio De Laurentiis, quindi, non avranno effetti sulla giustizia sportiva. A questo punto c’è solo una ipotesi (molto remota) in cui la Procura Figc potrebbe ancora muoversi sulla vicenda. Se nelle carte dell’inchiesta di Roma ci fossero elementi (intercettazioni o documenti) che non sono stati già trasmessi ad aprile in Figc. In questo caso, il termine per la richiesta di revocazione tornerebbe a decorrere dal momento dell’effettiva conoscenza o ricezione dei nuovi atti. Ma è difficile che a Chiné non siano arrivati tutti i fascicoli".
E ancora: "Rispetto all’ormai concluso processo Prisma, infatti, non ci sono intercettazioni o carte di evidente natura confessoria. Mentre rispetto al primo processo sportivo – quello in cui sia la Juve sia il Napoli erano stati assolti in primo e secondo grado – contro i bianconeri c’erano nuove prove “schiaccianti”, per il Napoli il discorso sarebbe diverso: non ci sarebbero, infatti, prove sufficienti a superare quelle sentenze".
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