Dopo un anno a chiedere entusiasmo, ora Spalletti lo spegne: "Solo sostituito e meno esperti"

Dopo un anno a chiedere entusiasmo, ora Spalletti lo spegne: "Solo sostituito e meno esperti"
domenica 21 agosto 2022, 09:20Rassegna Stampa
di Redazione Tutto Napoli.net
fonte di Antonio Gaito per Tmw
Luciano Spalletti ha sempre fatto di tutto per provare a riaccendere l'entusiasmo della piazza. Sin dalla prima conferenza stampa

Luciano Spalletti ha sempre fatto di tutto per provare a riaccendere l'entusiasmo della piazza. Sin dalla prima conferenza stampa col Napoli reduce inizialmente dalla delusione della mancata qualificazione Champions, poi quella per una lotta Scudetto sfumata sul più bello, passando per le ormai solite incomprensioni comunicative con la società fino agli ultimi mesi con la partenza di capitan Insigne, del successore designato Koulibaly e dell'idolo numero uno Mertens. L'estate è partita sulla stessa falsariga, dunque, col tecnico a chiedere con insistenza fiducia, ottimismo, unità, almeno fino a ieri. L'esordio di Verona, ma soprattutto gli ultimi tre colpi di mercato in pochissimi giorni hanno riacceso entusiasmo e fiducia - come testimonia il dato dei 40mila spettatori per il Monza - e Spalletti ha cambiato posizione, frenando pubblicamente e spegnendo l'euforia: "Questa soddisfazione può servirci per diventare un po' prima una squadra forte come l'anno scorso", la prima risposta di Spalletti che anticipa un po' la sua linea dell'intera conferenza stampa.

Meno esperti e con meno personalità
"Abbiamo riempito le caselle mancanti - ha minimizzato Spalletti - ma capisco lo stupore di chi sosteneva che eravamo disposti ad allenare un Napoli senza calciatori. Siamo gli stessi di prima con meno esperienza, meno presenze in Champions, meno probabilmente personalità, c'è da lottare per riacquistarle quelle qualità che Koulibaly aveva che è dopo due giornate il miglior giocatore nel ruolo della Premier. Se volete si fanno uno per uno, ma la società ha lavorato sicuramente bene", la posizione di Spalletti che prova a tenere un complesso equilibrio tra il sottolineare le difficoltà per i tanti avvicendamenti senza però tirare in ballo la società reduce da un mercato di primo livello.

Ed elogia però tutti i nuovi
A partire da Ndombele: "Arriva con un biglietto da visita importante, può ricoprire tutti i ruoli, la cosa che più mi ha fatto piacere è aver percepito la disponibilità, l'entusiasmo, con cui ha accettato di venire a Napoli e questo desiderio ha fatto la differenza. E' uno completo, sa imbucare benissimo, ha il passaggio verticale per chi attacca lo spazio, uno forte tecnicamente che esce dallo stretto". E su Raspadori invece: "4-3-3 o 4-2-3-1 ci abbiamo già lavorato l'anno scorso, che ci sia Raspadori o meno è uguale per noi lavorare su tutti e due i moduli. Ci sono elementi che ci permettono entrambe le situazioni, l'idea Raspadori nasce dal fatto che può darci cose diverse da quelle che già abbiamo...".