Ibrahimovic: "ADL cacciò Ancelotti il giorno della firma col Napoli. E Gattuso non si fece sentire"

«Chiama il Napoli. Vado al Napoli». Inizia così un passaggio del libro di Zlatan Ibrahimovic 'Adrenalina' riportato dall'edizione odierna della Gazzetta dello Sport. In questo estratto lo svedese racconta dell'accordo praticamente raggiunto col Napoli, prima che l'esonero di Ancelotti facesse saltare tutto. Un Telefono subito a Mino:
Alla richiesta di Ibrahimovic di andare al Napoli risponde Mino Raiola, interlocutore dello svedese in questo dialogo.
«Il Napoli?»
«Sì, vado a giocare a Napoli.» «Ma sei sicuro?» mi chiede lui, perplesso.
«TU vuoi che io continui a giocare? La mia adrenalina sono i tifosi del Napoli. Vado là, a ogni partita porto allo stadio ottantamila persone e vinco lo scudetto come ai tempi di Diego. Con la vittoria del campionato italiano, li faccio impazzire tutti. Questa è la mia adrenalina.»
Parliamo con il club, trattiamo e troviamo l'accordo. Tutto fatto. Sono del Napoli. L'allenatore è Carlo Ancelotti, che conosco bene, siamo stati insieme a Parigi. È felicissimo di ritrovarmi, ci sentiamo quasi tutti i giorni. Mi spiega come intende farmi giocare. Individuo una casa a Posillipo che potrebbe fare al caso mio, ma, visto che devo restare solo sei mesi e tutti mi ripetono che la città è abbastanza caotica, sto valutando anche la possibilità di vivere in barca. Il giorno in cui devo firmare a Napoli, l'11 dicembre 2019, il presidente De Laurentiis caccia Ancelotti. A metà campionato. Ho una brutta sensazione. È un cattivo segnale. lo di questo presidente non posso fidarmi. Non può dare stabilità a me e alla squadra uno così.
E poi so che Rino Gattuso, anche se è un amico, ha bisogno di un altro tipo di centravanti per il suo 4-3- 3. Infatti, non si è fatto sentire. Salta tutto.
Serie A Enilive 2025-2026
![]() |
VS | ![]() |
Sassuolo | Napoli |
Editore: TC&C SRL - Testata giornalistica
aut. Tribunale Napoli n. 4 del 12/02/2020
Iscritto al Registro Operatori
di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale: Antonio Gaito
Direttore responsabile: Francesco Molaro
