Il Roma pregusta il doppio colpo: "Arrivano i nostri con Diego e Stanislav"

Il Roma pregusta il doppio colpo: "Arrivano i nostri con Diego e Stanislav"TuttoNapoli.net
venerdì 10 gennaio 2020, 11:50Rassegna Stampa
di Redazione Tutto Napoli.net
fonte Di Gianfranco Lucariello per il Roma
Un doppio colpo per dare man forte ad un Napoli senza più testa e che finora nemmeno il nuovo medico di famiglia è riuscito a ridare il senno perduto.

Cantanapoli, l’ultimo ritornello: “Arrivano i nostri a cavallo di un caval…”, il motivetto portato ad uno strabiliante successo un po’ di anni fa dal “piccoletto” nazionale il Capataz Renato Rascel, è di attualità corrente nell’ultimissima pagina della squadra del cuore nell’occasione beneaugurante dello sbarco in azzurro di Diego Demma ed a quanto pare di Stanislav Lobokta pure. Un doppio colpo per dare man forte ad un Napoli senza più testa e che finora nemmeno il nuovo medico di famiglia con il suo ringhio terapeutico è riuscito a ridare il senno perduto. D’altronde malgrado gli inefficaci passi avanti parzialmente manifestati a livello di gioco in qualche partita, tipo secondo tempo col Sassuolo e sotto il profilo della volontà con l’Inter nonostante la sconfitta, le problematiche accusate tardano ad essere risolte per la loro gravità e spessore: nel giro di appena una stagione e mezza il Napoli ha visto svanire tante belle qualità che avevano eletto la squadra tra le più divertenti addirittura a livello europeo, bei tempi. Un disastro, spiace definirlo così, che di peggio non si poteva immaginare giacché siamo passati dalle illusorie previsioni di Ancelotti “ci batteremo per lo scudetto” alla situazione attuale in cui è scivolato il gruppo azzurro. Ed è tale il risentimento e tali sono i danni da far viaggiare l’immaginazione in una azione risarcitoria nei confronti del precedente timoniere, se solo si potesse. Ma c’è bisogno di restare coi piedi per terra ed è quello a cui bada con il suo lavoro Ringhio Gattuso.

Ce la sta mettendo tutta, d’accordo, ed è vero, innanzitutto nella ricomposizione della mentalità perduta: il Napoli deve ridiventare una squadra di calcio con un’identità specifica anche ed in particolare sotto l’aspetto tecnico-tattico. Il progetto dell’attuale trainer è di carattere globale, forse però sarebbe il caso di scendere in qualche particolare a cui si dovrebbe badare di più e cioè sulla difesa, ricominciare da lì: sbadato e poco solido il settore arretrato che finora ha incassato ben 25 gol, troppi, e tra i quali diverse reti beccate per storture ed erroracci strabilianti dei componenti di un reparto che deve invece garantire sicurezza all’intera squadra. Vuol dire prima di tutto non prenderle?, certo, è da lì che bisogna ripartire operando per un’intesa solida tra i difensori da proteggere d’altronde con centrocampisti che badano al sodo, proprio quelli segnalati in arrivo. Il tutto accompagnato da una attenta disciplina tattica, evitando ai due esterni di viaggiare contemporaneamente sull’altro fronte. Il resto lì davanti – dove ora c’è troppa confusione – verrà da sé. Ma ora prima di tutto conta non prenderle, secondo un vecchio saggio del pallone.