La missione di Rocchi sul Var: "Rendere meno soggettivo il chiaro ed evidente errore"

Gianluca Rocchi, ha smesso gli abiti di miglior arbitro italiano per limiti d'età ed è stato promosso a consulente delle relazioni istituzionali della Can in quota AIA, un ruolo di raccordo tra i club e la classe più discussa di sempre, quella arbitrale. L'ex fischietto toscano, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, dove oltre a spiegare il proprio ruolo ha parlato di questo avvio di stagione: "Non sarò un ufficio reclami, sarebbe triste. La mia idea è spiegare gli episodi per come sono nati, con trasparenza, così tutti li accettano con più facilità".
Poi sul Var e il suo utilizzo: "Quando si deve rivedere un episodio? La risposta è facilissima e scritta nel protocollo: quando c'è un chiaro ed evidente errore. Ovviamente qui sta tutta la difficoltà di chi rivede un episodio e consiglia l'arbitro vista la soggettività degli episodi. Più rendiamo chiara e semplice la casistica e più sarà facile per gli arbitri".
Sui dubbi iniziali a proposito del Var: "Ne avevo ma mi sono passati dopo poche settimane. Mi corressero un errore nel derby di Roma, avevo fatto una bella partita ma senza quella correzione ne sarei uscito a pezzi". Quando parleranno gli arbitri al pubblico e non solo ai club? Vorrei creare un appuntamento fisso. Magari usare Twitter come in Bundesliga".
Serie A Enilive 2025-2026
![]() |
VS | ![]() |
Sassuolo | Napoli |
Editore: TC&C SRL - Testata giornalistica
aut. Tribunale Napoli n. 4 del 12/02/2020
Iscritto al Registro Operatori
di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale: Antonio Gaito
Direttore responsabile: Francesco Molaro
