Zazzaroni: "Cosa hanno in comune Italiano e Conte sul piano tattico?"

Nel suo editoriale di oggi, il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni scrive così sul futuro allenatore del Napoli: "Allenatori tormentati, panchine tristemente instabili e nobili teste da tagliare. A poco più di un mese dalla fine di un campionato troppo simile al precedente (siamo passati dal dominio incontrastato del Napoli di Spalletti a quello dell’Inter di Inzaghi) il Paese che in momenti diversi è riuscito a dare del bollito, del superato o dell’impreparato a Ranieri, Ancelotti, Mourinho, Allegri, Sarri, Inzaghi e Pioli - non presento il conto dei trofei degli allenatori indicati per non riempire di ridicolo opinionisti ed ex giocatori il più delle volte trombati che, attaccando professionisti meritevoli, si guadagnano un po’ di luce e qualche ingaggio televisivo -; il Paese calcisticamente più avvelenato e irriguardoso, dicevo, pratica spesso con toni barbari il gioco al massacro.
Per la Juve, ad esempio, vengono richiesti a gran voce Conte e Motta, tecnici che sviluppano temi agli opposti o quasi: il punto d’incontro è l’uscita di Allegri; Conte è dato in corsa anche per la panchina del Napoli insieme a Vincenzo Italiano e allora provate a spiegarmi cos’hanno in comune i due sul piano tattico, della strategia e della didattica".
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