EURO 2008: DONADONI BEFFATO ANCORA!

Quanti complimenti all’Italia dagli spagnoli neo Campioni d’Europa!! Ma si sentiva il bisogno?
“L’Italia è la squadra che ci ha fatto soffrire di più”, “L’Italia ha la difesa più forte del mondo, impenetrabile quando gioca bene”(Ma non ci mancava il Capitano?), “L’Italia ci ha caricato dopo averla battuta”. Questi i commenti e altro ancora dagli spogliatoi delle “furie rosse” al termine della partita con
Certo che quando si vince ti sono tutti simpatici, ma una cosa è certa, chissà come si sarà sentito il povero neo-cacciato Donadoni a sentire tutte quelle belle parole. I riccioli sale e pepe avranno fatto la hola, peccato non sia bravo a disegnare, perchè avrei una vignetta da farVi vedere, di lui che saluta Lippi in Federazione ma mi resta solo nella mente purtroppo. Nella mente di Roberto invece resterà il rimorso di colui che lo aveva tanto aiutato “prima”, ovvero Di Natale, e lo stesso calciatore che poi lo aveva involontariamente “tradito”!
L’OTTIMISTA sussurra: In fondo siamo stati eliminati ai rigori dai campioni d’Europa, che in finale hanno ridicolizzato una incompiuta Germania.
IL PESSIMISTA sussurra: Ma state scherzando? L’Italia è stata l’unica delle “grandi” dell’Europeo a NON AVER SEGNATO CON UN ATTACCANTE, cosa mai accaduta, e poi ci aspettava
Quanti bla-bla-bla si sentono nel pallone Signori miei, quante cavolate, quante inutili imprecazioni.
Resta il fatto che Donadoni è rimasto vittima della sindrome dei quarantenni, questo accade anche in altri settori della vita del nostro Paese. Ai giovani non si da il tempo di rimediare ai propri errori, deve arrivare il “santone” di turno, il “revisore dei conti” pagato lautamente per salvare quella azienda! E deve soprattutto portare con sé quel carico di fortuna e di eventi straordinari per ripetere con le stesse chances i successi di una volta.
Chiudo la mia piccola arringa rivolgendo un pensiero all’Europeo appena terminato.
Non so a Voi amici del portale, ma a me quando Casillas il portiere delle furie rosse ha alzato
Lo stesso Iker Casillas mi ha poi emozionato, nell’immagine più bella della kermesse finale, quando come un ragazzino alle prime armi, sul palco d’onore ha abbracciato fortemente il Re di Spagna Juan Carlos, alla faccia di ogni etichetta, certo i Re di una volta non esistono più, qualche secolo fa una cosa del genere avrebbe fatto passare un brutto quarto d’ora al numero uno spagnolo. Tanto è vero che poi il portierone iberico si è “fermato” ad un semplice bacio di cortesia quando è passato alla consorte del Re.
Sono piccole sfumature che nel calcio assumono un aspetto divertente, come quelle che ci appartennero nel 1982, quando il compianto Presidente della Repubblica Pertini, proprio in Spagna( forse era un destino), si rivolse agli altri capi di Stato e autorità presenti in Tribuna e come un ultrà esclamò la ormai celebre frase:
“Non ci riprendono più”, era stato appena segnato il terzo gol da Altobelli, contro chi? Ma sempre contro la rediviva Germania vivvaddio. Ancora una volta, I corsi e ricorsi storici nel calcio fanno la storia del calcio stesso.
Onore alla Spagna dunque, che fino al gol di Torres, chissà, pensava ancora a come erano riusciti a battere i campioni del mondo( l’ottimista), ma ecco che una voce sussurra: Ma state scherzando? Meno male che quel Torres lì… non era in…forma contro L’Italia (il pessimista), MAH! Strana malattia il pallone, peccato che ne siamo tutti contagiati, ma non vogliamo guarirne affatto…e perchè poi?
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