Questo Lozano non è mai stato così vicino a El Chucky

Questo Lozano non è mai stato così vicino a El ChuckyTuttoNapoli.net
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mercoledì 6 novembre 2019, 07:44In evidenza
di Fabio Tarantino
La prima rete al San Paolo, la prima standing ovation, il primo sorriso spontaneo. Tutto in una notte ma decisa da un istante

di Fabio Tarantino - La prima rete al San Paolo, la prima standing ovation, il primo sorriso spontaneo. Tutto in una notte ma decisa da un istante. Hirving Lozano lo fa suo a fine primo tempo: stoppa, rientra, calcia. Segna l'1-1, esulta di gioia e rabbia, corre dai tifosi e poi si dirige in panchina. Si fa abbracciare da tutti, ringrazia Ancelotti per la fiducia, Manolas gli sussurra qualcosa, poi torna in campo e prosegue la sua partita da combattente che non si arrende mai.

CHE PARTITA. Il gol fa ombra ma c'è stato altro, Lozano ha giocato la partita che Ancelotti aveva cucito per lui: ha allungato la squadra, ha difeso palla, ha subito falli, ha permesso agli altri di inserisi. Un finto attaccante ma anche un finto esterno, però un giocatore vero che ha illuminato la notte del San Paolo con caratteristiche inedite che nessun collega di reparto possiede. Il gol nasce (quasi) dalla corsia mancina, il messicano è rapido nell'idea e nell'esecuzione, calcia sul primo palo e lo fa con precisione chirurgica. Ciò che serviva in quel momento. 

TRACCE DI HIRVING. Indizi del suo talento ce ne sono stati: gol alla Juve, assist per Milik contro la Roma, rete al Salisburgo. Lozano c'è, ogni tanto si nasconde ma poi riappare, lentamente sta lasciando il segno. Deve ambientarsi, è un calcio per lui inedito in una squadra nuova, ne servirà ancora tanto, di tempo, per riconoscersi senza filtri. Ma la strada è quella giusta e col Salisburgo, ne siamo certi, Lozano non è mai stato così vicino a El Chucky.