Galante: “Le chiacchiere fanno male, in campo ci vorrebbero 11 Rino”

Galante: “Le chiacchiere fanno male, in campo ci vorrebbero 11 Rino”TuttoNapoli.net
venerdì 5 febbraio 2021, 23:50Le Interviste
di Francesco Carbone
Fabio Galante, ex calciatore, fra le tante, di Inter e Genoa, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione in onda su Radio 1 Station

Fabio Galante, ex calciatore, fra le tante, di Inter e Genoa, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione in onda su Radio 1 Station. "Le chiacchiere fanno male. Rino ha le spalle larghe e non si fa condizionare da fattori esterni, anche se ci sarebbe voluto più rispetto nei suoi confronti. Gattuso ha dichiarato di non essersi mai seduto al tavolo per ascoltare proposte, mentre il presidente ha sentito altri allenatori: questo non è carino. Già in questo campionato anomalo è difficile preparare le partite, causa incontri ravvicinati, infortuni e positività al Covid, aggiungere altri problemi non è stata una mossa intelligente da parte del patron azzurro. Sappiamo bene che questo è il gioco delle parti nel mondo del calcio, De Laurentiis aveva tutto il diritto di chiamare altri allenatori per sondare il terreno, ma non doveva far trapelare questa notizia. Comunque, sono certo che il mister preparerà ancora meglio le partite. Da simpatizzante del Napoli credo che la squadra possa raggiungere obiettivi importanti, quest’anno. Può ancora conquistare Coppa Italia ed Europa League, oltre ad un posto tra le prime 4 in campionato. 

Rosa? Come caratteristiche, quella azzurra è completa. Peccato per la lunga assenza di Osimhen, importante tanto quanto Lukaku all’Inter, Ibra al Milan o Cristiano Ronaldo alla Juve.

Genoa? I ragazzi di Gattuso dovranno vincere a tutti i costi, nonostante i rossoblù, da quando è ritornato Ballardini, sono rifioriti. Per il Napoli sarebbe stato meglio incontrare i liguri due mesi fa.

Un ricordo di Gattuso da calciatore? Io, in campo, ero solito fare battute e prendere in giro sia i miei compagni che gli avversari, e quando toccava a lui si arrabbiava tantissimo, al punto che dovevo sempre spiegargli che stavo scherzando. Io ridevo molto in campo, lui, invece, era sempre serio e concentrato. Se facessi l’allenatore, vorrei in campo 11 Gattuso”.