Juventus, Chiellini: "Non ho mai fatto una sfuriata, neanche da calciatore. Serve credibilità"

Juventus, Chiellini: "Non ho mai fatto una sfuriata, neanche da calciatore. Serve credibilità"TuttoNapoli.net
Oggi alle 22:10Le Interviste
di Antonio Noto

Giorgio Chiellini, ex capitano della Juventus oggi Head of Football Institutional Relations dei bianconeri, ha parlato a margine del Social Football Summit, affrontando vari argomenti legati alla sua figura ma anche al club.

Chiellini si è soffermato sul suo rapporto con i calciatori: "Io ho a che fare con i giocatori ma anche con tante persone intorno, le 50 che stanno al centro sportivo più i 300 impiegati. Con i giocatori devi tenere un po' di distanza, non sono un loro compagno o non lo sono più. Ma è più facile perché hai un passato per cui ogni parola viene ascoltata con grande rispetto, hai una sensibilità tecnica per cui non devi crearti una credibilità. Cerco di non invadere il territorio degli altri, cerco di far capire a tutti la strada giusta da percorrere ma poi ci devono arrivare soli. Questo è un gruppo che ha valori, è coeso, non va redarguito o controllato come poteva capitare qualche anno fa. Un gruppo sano che deve lavorare insieme, sta costruendo fiducia e forza per sostenere le difficoltà. L'obiettivo di questo gruppo è tornare alla normalità di vincere. La fatica deve diventare un piacere normale e non una cosa straordinaria. Questo si costruisce nella quotidianità, non è facile sennò vincerebbero tutti. Credo che tutti abbiano le qualità umane, i campioni di una volta, come Cristiano Ronaldo, in Italia non ci sono più e l'importanza di questi valori insieme alle qualità tecniche può fare la differenza. Rubo le parole di una persona che lavora in Juve da più di me: siamo custodi di quelli che sono certi valori. Siamo custodi di certi valori, fortunati di farne parte e di aver fatto un percorso di storia. È un onore ma è anche un onere e lo sento tutto".

Ma qualche sfuriata l'ha mai fatta Chiellini? Risponde il dirigente: "Mai fatta nemmeno da calciatore, bisogna avere una credibilità. Ma le cose le dico in modo diretto, se hai l'onestà intellettuale di dire quello che pensi si può non essere d'accordo ma si deve accettare, se penso una cosa la dico in faccia. Per i giocatori è più facile accogliere qualcosa da parte mia, per quello che abbiamo detto prima. Quello che sto facendo è che questo processo avvenga anche in altri ambiti. Chi mi vede quotidianamente lo vede che mi impegno, se non capisco chiedo e mi piace fare domande".