Lucchesi difende Lucca: "Giocare al Maradona è diverso dagli altri stadi"

Lucchesi difende Lucca: "Giocare al Maradona è diverso dagli altri stadi"TuttoNapoli.net
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
Oggi alle 14:40Le Interviste
di Fabio Tarantino

A "1 Football Club", in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Fabrizio Lucchesi, direttore sportivo del Guidonia, ex, fra le tante, di Roma ed Empoli. 

Direttore, come vede questo Napoli? 

“Due partite, due vittorie, ma soprattutto una squadra che sul mercato ha mantenuto una linearità di pensiero rispetto a tante altre big che, forse, si sono mosse in maniera meno programmata. Il Napoli, invece, è partito subito forte, consegnando immediatamente ad Antonio Conte gran parte della rosa. Mi è piaciuto molto il mercato del Napoli, credo che abbia sorpreso un po’ tutti. Ci aspettavamo un mercato importante, anche in termini finanziari, perché dopo la riconferma di Conte c’era l’aspettativa di una presenza forte. L’obiettivo era allungare la rosa dei titolari e creare alternative importanti: così hai più scelta, e credo che il Napoli ci sia riuscito pienamente. Le concorrenti si sono mosse meno: la Juventus perché sta ristrutturando, il Milan perché ha avuto difficoltà a colmare il gap con Napoli ed Inter. Tutto questo mi fa pensare che il Napoli possa competere fino alla fine, non solo sul fronte nazionale, ma anche su quello internazionale.” 

Secondo lei, Lucca partirà con i gradi della riserva anche in assenza di Lukaku? 

“Lucca è stato preso per dare una mano. Indossare la maglia del Napoli è impegnativo: è una maglia pesante, che appartiene a campioni che hanno fatto la storia del calcio. Lui è abituato a piazze più leggere, quindi bisogna vedere come reagirà. Giocare al Maradona non è come entrare in uno stadio qualsiasi, le pressioni sono diverse. Sta all’allenatore inserirlo gradualmente, farlo crescere e maturare nella dimensione della grande squadra. Ha potenzialità ancora da esprimere: diamogli tempo. La differenza la farà la gestione, e Conte in questo è un maestro.” 

L’arrivo di Højlund è anche un segnale in prospettiva? Potrebbe significare che Conte resterà ancora più convinto di proseguire a Napoli, considerando un investimento da 50 milioni che guarda non solo a quest’anno ma anche al futuro? 

“Io credo che Conte la scelta l’abbia fatta all’inizio di questa stagione: o andava via subito o restava per portare avanti il progetto. Non avrebbe senso pensare a un addio l’anno prossimo, a meno di un clamoroso insuccesso che non ci sarà. Gli investimenti di questa portata hanno sempre una valenza pluriennale. Sulla carta il Napoli oggi appare completo, poi lavorandoci dentro ci si accorge che vanno fatti piccoli ritocchi. Ma la rosa resta di primaria importanza, e con un allenatore come Conte potrà svilupparsi ancora nei prossimi anni. Credo che questo progetto avrà continuità.”