Rambaudi critica Neres: "È un giocatorino, è esile: determina solo negli ultimi 30min."
Stefano Rambaudi, ex calciatore di Atalanta e Lazio, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte: “All’inizio dell’anno ho detto che Conte quest’anno avrebbe avuto l’esame di dover giocare campionato e Champions insieme, visto che non ha raggiunto risultati straordinari in Europa. Per affrontare questo doppio impegno ha cercato di cambiare anche modo di giocare perché nel campo europeo i ritmi sono diversi e la mentalità è diversa. Ha inserito De Bruyne nel centrocampo dello scorso anno e, a Firenze ad esempio, il Napoli a me è piaciuto molto e piano piano i meccanismi diversi stavano iniziando a funzionare. La squadra poi ha avuto diverse difficoltà anche a causa di calciatori importanti che si sono infortunati, ad esempio Lobotka, Rrhamani e Hojlund.
Se il Napoli segna poco bisogna trovare soluzioni alternative, anche se i gol arriveranno dagli attaccanti, da Anguissa e da McTominay e meno dalle ali, anche perché se Politano gioca a due passi dalla linea laterale è ovvio che sarà più dedito all’assist e meno al gol. Neres non segna da un anno? Beh il brasiliano per me è un ‘giocatorino’, nel senso che è esile, scattante ma leggerino e diventa per me determinante se gioca nell’ultima mezz’ora. Senza De Bruyne Hojlund non ha più palle pulite, ma anche meno spazi perché il belga creava comunque soggezione alle difese avversarie. Il danese va servito comunque in profondità tra i centrali della difesa, Lobotka può essere in grado di farlo, Gilmour forse anche, anche se pure lui è un leggerino, bravino ma non forte”.
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